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Terzo capitolo. Wishing and hoping
“Cosa? Potrebbe ripetere, per favore?”
“Certo giovane Hayami, stamattina quando sono entrato, ho trovato la signorina Kitajima sdraiata in un angolo. Ho pensato di chiamare lei, perché è l’unica persona che abbiamo in comune io e la signorina. Ho fatto bene?”
“Si, si certo. Arrivo subito, la ringrazio infinitamente.”.
Ecco dove ti eri cacciata, ragazzina testarda!
Rei mi aveva avvisato che non eri rincasata, ma non pensavo fossi andata a rifugiarti proprio lì! Hijiri ti ha cercato tutta la notte ed io non ho chiuso occhio a causa tua, chibi-chan..
Perché continuo a chiamarti così?
Ormai non sei più una ragazzina.. tu stessa me lo hai ricordato quella stupida sera.. ma tu non puoi sapere la verità!
E’ dal ruolo di Ardis che non riesco a fare a meno di guardarti con occhi diversi, con gli occhi di un uomo...
...con desideri di un uomo!
Ma non è questo il momento di romantiche divagazioni.
Esco di corsa dallo studio e sbraito: “ Mitzuki, annulli tutti i miei impegni di oggi!”
“ E per il pranzo con la signorina Takamiya?”
“ Annulli anche quello. Le porga le mie scuse le invii dei fiori.”
“ Sarà fatto!” Risponde prontamente la mia fidata collaboratrice.
Mi sembra di aver visto un sorriso sul suo volto..
Beh dopo tutti questi anni di impeccabile servizio, mi conosce perfettamente e deve aver intuito che la cosa riguarda Maya.
Come una furia scendo nel garage e prendo la mia macchina. Avverto Hijiri del ritrovamento e lo congedo, ora posso essere IO il suo angelo custode! Sfreccio per le strade di Tokyo incurante dei limiti di velocità, cosa mi avrebbe fatto la polizia?
Io sono Masumi Hayami, non uno sprovveduto.
Che peso quel cognome... Tutta una vita sprecata ad adempire i voleri di mio padre. Padre.. sempre se così si può chiamare. Ho vissuto un infanzia triste, senza amici, senza svago.
L’unico imperativo era: lavorare!
Anche ora, alla soglia dei trent’anni, mi ritrovo ad abbassare la testa di fronte a quell’uomo..
“E’ per il bene della Daito!” che idiozia..
E se invece prendessi io le redini della situazione?
Ma ne varrebbe la pena?
Perdere tutto per ottenere nient’altro che il tuo odio?
Se solo tu…
Sono giunto a destinazione. Il mio cuore batte all’impazzata.. ...quanto devi aver camminato, ragazzina..
Nella notte buia, cosa ti ha spinto a vagare così a lungo? Non le mie parole di certo!
Sai benissimo come sono fatto, ti ho sempre trattata così.
Forse qualcosa è cambiato in te?
In me?
Quando ti ho lasciato fuggire da quella maledetta sala, tremavi come una foglia..
Era quella, rabbia?
Non fantasticare Masumi!
Entro ne luogo indicato, ma non ti trovo. Ovviamente ti avranno portato in un luogo più consono, chiedo in giro e vengo informato che sei in infermeria.
Corro per le scale, come non ho mai fatto in vita mia, apro la porta e ti trovo li.
Dormiente, bella come non mai.
Hai l’espressione rilassata, gli angoli della bocca rivolti all’insù accennano ad un sorriso.
Quanto vorrei che quel sorriso fosse rivolto a me…
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