Capitolo 13
SHUTTLE X
I preparativi fervevano, le prove di recitazione e quelle dei costumi si accavallavano. Nessuno voleva lasciare niente di intentato per vincere. E’ inutile dire che quelli più preoccupati sono i compagni di Maya che, non vedendola arrivare, si chiedevano se mai sarebbero riusciti a prepararsi in tempo e bene. Kuronuma aveva un diavolo per capello, è vero che le prove andavano ugualmente avanti, ma la presenza della protagonista cominciava a farsi necessaria! Quella mattina, di buon ora, i registi delle compagnie "A" e "B" ricevettero una convocazione dall’associazione Nazionale per lo spettacolo. La motivazione: l’allestimento del teatro Shuttle X.
- Signori, vi abbiamo chiamato perché ormai mancano poche settimane alla rappresentazione dimostrativa de “La Dea Scarlatta” e abbiamo necessità di sapere come ognuno di voi vuole allestire il palcoscenico. Come sapete le due rappresentazioni si terranno lo stesso giorno quindi non avremo il tempo per allestire il palco di seguito. È per questo motivo che abbiamo deciso che saranno preparati, entrambi, il giorno prima, dividendo in due l’aria destinata allo spettacolo. Una sarà apprestata con le direttive del regista Onodera e un’altra parte con le direttive del regista Kuronuma. Se avete delle richieste da fare, questo è il momento.
- Io non ho nessuna intenzione di palesare le mie scelte davanti a quest’uomo!
- Onodera. Cerchi di essere ragionevole. Non possiamo certo pretendere che il signor Kuronuma rimanga fuori ad aspettare?
- …
- Non vi preoccupate! Per me non ci sono problemi.
***
- Quel pallone gonfiato! Chi si crede di essere?! Pensa davvero che io abbia bisogno delle sue idee per portare a termine la mia regia?! Gli farò vedere io!
***
- Ci dica Onodera.
- Incentrerò la mia regia sulla capacità della Dea Scarlatta di governare gli elementi! Il giorno e la notte si alterneranno con un gesto delle braccia dell’attrice. Per questo avrò bisogno di un ottimo supporto d’illuminazione.
- Ci sembra un’ottima interpretazione del testo.
- Naturalmente avrò bisogno di una zona disastrata dove mettere in scena le battaglie e, avrò bisogno anche un piccolo corso d’acqua.
- Cosa intende?
- Voglio un fiume di vetro con un rivolo d’acqua che vi scorre sopra in modo che permetta alla Dea di camminarci sopra. Sotto questa lastra di vetro metterò delle luci colorate che si accenderanno e cambieranno secondo l’umore dei personaggi.
- Anche questa mi sembra un’idea innovativa. Complimenti signor Onodera. Per quanto riguarda le comparse cos’ha intenzione di fare?
- Sceglierò i ragazzi nella compagnia Ondine!
- Bene! Adesso parliamo della cosa più importante, gli alberi di susino.
- Su questo non transigo. Voglio solo alberi veri!
- Signor Onodera, noi abbiamo l’obbligo di essere sinceri con lei. Dobbiamo mettere in scena due spettacoli e questo vuol dire che le spese saranno ingenti. Non possiamo permetterci di soddisfare tutte le sue richieste!
- Ho già risolto io questo problema. Ho chiesto al signor Eisuke Hayami di finanziare l’acquisto dei miei alberi.
- Ah!
- C’è qualche problema?
- Se la Daito Art Production ha deciso di finanziarla, noi non abbiamo problemi ma sarebbe giusto chiedere il parere del regista Kuronuma.
- Volete dire che per poter accettare quei soldi devo chiedere il parere di quell’uomo?
- Pensiamo sia giusto che entrambe le compagnie abbiano le stesse opportunità, quindi se lei potrà usufruire di un aiuto in più, il minimo che può fare e chiedere il permesso del suo collega!
Tutti possiamo immaginare la smorfia di disappunto che si dipinse sul volto di Onodera. Ottenendo i soldi dalla Daito pensava di aver risolto i suoi problemi e invece adesso doveva chiedere il permesso, per utilizzare quei soldi, ad un uomo con il quale voleva scambiare a malapena un saluto. Si sentiva messo alle strette, sapeva, che se fosse stato lui al posto dell’atro, non avrebbe mai acconsentito!
- Signor Kuronuma, prima di parlare delle sue scelte artistiche volevamo porle una domanda su una questione che riguarda l’altra compagnia.
***
- Signorina Kitajima! Siamo contenti di averla incontrata. Stasera faremo una festa in riva al fiume. Ci farebbe piacere se ci fosse anche lei. Non è bene che una ragazza giovane resti sempre sola in mezzo al bosco!
- Vi ringrazio per l’invito. Accetto molto volentieri!
- Si prepari, perché canteremo e balleremo fino all’alba!
Maya sorrise. Organizzando una festa quelle persone avevano pensato ad invitare anche lei, si sentiva felice della possibilità che gli era stata data di far parte, a tutti gli effetti, della comunità di quel villaggio!
***
- Per me non ci sono problemi! Se Onodera è riuscito a trovare un finanziatore esterno, non capisco perché io devo impedirgli di usare quei soldi?!
- Questo le fa onore, signor Kuronuma. La preghiamo di esporci le sue richieste adesso.
- La mia regia s’incentra sull’armonia della dea con tutta la natura. Lei non la comanda ma ne è l’essenza stessa. Se lei dorme il mondo dorme e se si sveglia tutto si risveglia.
- Anche la sua è una lettura interessante. Ci dica, necessita di una zona di guerra?
- Certamente! Inoltre, vorrei che il pubblico si sedesse su dei cuscini.
- Cuscini?
- Si!
- Non pensa che chi ha pagato un biglietto per stare seduto comodamente possa lamentarsi, non trovando le sedie?
- Chi verrà a vedere il mio spettacolo non baderà certo alle sedie?! E poi non si scordi che quando assistemmo allo spettacolo della signora Tsukikage eravamo seduti per terra! Le sono mancate le sedie in quell’occasione?
- Va bene, faremo come vuole lei. E per quanto riguarda gli alberi cos’ha pensato di fare?
- Userò alberi finti. Degli arbusti spogli che ricopriremo di campanelli, strisce di carta e fiocchi di raso.
- Ci sentiamo in dovere di dirle però, che grazie all’investimento della Daito la compagnia “A” avrà degli alberi veri. Sicuramente la loro soluzione sarà di maggiore impatto.
- Ho già detto che non ho problemi. Su di una cosa però non transigo! La mia Dea Scarlatta vede il mondo attraverso l’acqua quindi voglio una cascata ed un fiume.
- Cercheremo di accontentarla al meglio. Del resto lei non ha molte pretese. Ha già in mente qualcuno per ricoprire le altre parti della sceneggiatura?
- Si! Userò i ragazzi delle compagnie Tsukikage e Unicorno.
- E per il compenso?
- Questi ragazzi lavorano più per la gloria che per il denaro! Un’ultima richiesta! Ho bisogno anche di molte luci.
- Le daremo tutto quello che è in nostro potere. Adesso la lasciamo. Sappiamo che ha molto da fare con le sue prove. Ci vedremo tra qualche tempo per farle vedere i progressi del teatro.
- Arrivederci allora.
***
- Signora! Ha sentito?
- Non vedo l’ora di vedere entrambe gli allestimenti! Kuronuma è un genio! Nelle sue scelte ha voluto tenere conto delle scoperte che Maya ha fatto durante la sua permanenza del paese dei susini scarlatti. Non vedo l’ora di vedere entrambe gli allestimenti!
- C’è solo un piccolo problema!
- Non si preoccupi Yamajishi. Maya Kitajima arriverà per tempo.
***
- Allora ragazzi, voi sicuramente conoscete le compagnie Tsukikage e Unicorn. Da oggi cominceranno a provare con noi. Loro saranno gli dei della “valle dei susini scarlatti”. Voglio che sappiate che per mettere in scena questa rappresentazione dimostrativa non ho denaro per pagarvi. Ma se ce la metteremo tutta, potremmo ottenere centinaia di repliche con le quali guadagnare! Allora, cominciamo con le prove?
- SI!!!!!!!!!!!!
- Sakurakoji, vai con la scena numero trentuno.
-
“ Questo è un bel…villagio. Non so se è solo una mia impresione, ma…non ho mai visto le piante morirre intonno a te. Sia gli arberi che l’erba…che l’erba sono sor-pren-den-te-mente…sorprendentemente rigogliosi.”.
SCHIAFFF! SCHIAFFF!
- Ti sembra questo il modo di presentarti alle prove? Sei ubriaco fradicio! Quando ti ho detto di fare l’uomo, non intendevo la parte marcia del genere umano. Un uomo vero affronta i problemi senza nascondersi!
- …
- Tu ti stai nascondendo dietro l’alcool adesso! Non era questo che ti avevo chiesto. Vattene! Esci dal mio teatro! Torna quando sarai disposto a fare quello che ti è stato chiesto!
Ciauuuuuuuuuuuu