Murasaki no Bara no Yume  - Glass no Kamen  * Il Grande Sogno di Maya * Anime, Manga, Drama, World e Fanwork

Cuori di Cristallo, In corso

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BluRei
view post Posted on 12/11/2010, 17:34




Capitolo 13

SHUTTLE X




I preparativi fervevano, le prove di recitazione e quelle dei costumi si accavallavano. Nessuno voleva lasciare niente di intentato per vincere. E’ inutile dire che quelli più preoccupati sono i compagni di Maya che, non vedendola arrivare, si chiedevano se mai sarebbero riusciti a prepararsi in tempo e bene. Kuronuma aveva un diavolo per capello, è vero che le prove andavano ugualmente avanti, ma la presenza della protagonista cominciava a farsi necessaria! Quella mattina, di buon ora, i registi delle compagnie "A" e "B" ricevettero una convocazione dall’associazione Nazionale per lo spettacolo. La motivazione: l’allestimento del teatro Shuttle X.

- Signori, vi abbiamo chiamato perché ormai mancano poche settimane alla rappresentazione dimostrativa de “La Dea Scarlatta” e abbiamo necessità di sapere come ognuno di voi vuole allestire il palcoscenico. Come sapete le due rappresentazioni si terranno lo stesso giorno quindi non avremo il tempo per allestire il palco di seguito. È per questo motivo che abbiamo deciso che saranno preparati, entrambi, il giorno prima, dividendo in due l’aria destinata allo spettacolo. Una sarà apprestata con le direttive del regista Onodera e un’altra parte con le direttive del regista Kuronuma. Se avete delle richieste da fare, questo è il momento.
- Io non ho nessuna intenzione di palesare le mie scelte davanti a quest’uomo!
- Onodera. Cerchi di essere ragionevole. Non possiamo certo pretendere che il signor Kuronuma rimanga fuori ad aspettare?
- …
- Non vi preoccupate! Per me non ci sono problemi.

***



- Quel pallone gonfiato! Chi si crede di essere?! Pensa davvero che io abbia bisogno delle sue idee per portare a termine la mia regia?! Gli farò vedere io!

***



- Ci dica Onodera.
- Incentrerò la mia regia sulla capacità della Dea Scarlatta di governare gli elementi! Il giorno e la notte si alterneranno con un gesto delle braccia dell’attrice. Per questo avrò bisogno di un ottimo supporto d’illuminazione.
- Ci sembra un’ottima interpretazione del testo.
- Naturalmente avrò bisogno di una zona disastrata dove mettere in scena le battaglie e, avrò bisogno anche un piccolo corso d’acqua.
- Cosa intende?
- Voglio un fiume di vetro con un rivolo d’acqua che vi scorre sopra in modo che permetta alla Dea di camminarci sopra. Sotto questa lastra di vetro metterò delle luci colorate che si accenderanno e cambieranno secondo l’umore dei personaggi.
- Anche questa mi sembra un’idea innovativa. Complimenti signor Onodera. Per quanto riguarda le comparse cos’ha intenzione di fare?
- Sceglierò i ragazzi nella compagnia Ondine!
- Bene! Adesso parliamo della cosa più importante, gli alberi di susino.
- Su questo non transigo. Voglio solo alberi veri!
- Signor Onodera, noi abbiamo l’obbligo di essere sinceri con lei. Dobbiamo mettere in scena due spettacoli e questo vuol dire che le spese saranno ingenti. Non possiamo permetterci di soddisfare tutte le sue richieste!
- Ho già risolto io questo problema. Ho chiesto al signor Eisuke Hayami di finanziare l’acquisto dei miei alberi.
- Ah!
- C’è qualche problema?
- Se la Daito Art Production ha deciso di finanziarla, noi non abbiamo problemi ma sarebbe giusto chiedere il parere del regista Kuronuma.
- Volete dire che per poter accettare quei soldi devo chiedere il parere di quell’uomo?
- Pensiamo sia giusto che entrambe le compagnie abbiano le stesse opportunità, quindi se lei potrà usufruire di un aiuto in più, il minimo che può fare e chiedere il permesso del suo collega!

Tutti possiamo immaginare la smorfia di disappunto che si dipinse sul volto di Onodera. Ottenendo i soldi dalla Daito pensava di aver risolto i suoi problemi e invece adesso doveva chiedere il permesso, per utilizzare quei soldi, ad un uomo con il quale voleva scambiare a malapena un saluto. Si sentiva messo alle strette, sapeva, che se fosse stato lui al posto dell’atro, non avrebbe mai acconsentito!

- Signor Kuronuma, prima di parlare delle sue scelte artistiche volevamo porle una domanda su una questione che riguarda l’altra compagnia.

***



- Signorina Kitajima! Siamo contenti di averla incontrata. Stasera faremo una festa in riva al fiume. Ci farebbe piacere se ci fosse anche lei. Non è bene che una ragazza giovane resti sempre sola in mezzo al bosco!
- Vi ringrazio per l’invito. Accetto molto volentieri!
- Si prepari, perché canteremo e balleremo fino all’alba!

Maya sorrise. Organizzando una festa quelle persone avevano pensato ad invitare anche lei, si sentiva felice della possibilità che gli era stata data di far parte, a tutti gli effetti, della comunità di quel villaggio!

***



- Per me non ci sono problemi! Se Onodera è riuscito a trovare un finanziatore esterno, non capisco perché io devo impedirgli di usare quei soldi?!
- Questo le fa onore, signor Kuronuma. La preghiamo di esporci le sue richieste adesso.
- La mia regia s’incentra sull’armonia della dea con tutta la natura. Lei non la comanda ma ne è l’essenza stessa. Se lei dorme il mondo dorme e se si sveglia tutto si risveglia.
- Anche la sua è una lettura interessante. Ci dica, necessita di una zona di guerra?
- Certamente! Inoltre, vorrei che il pubblico si sedesse su dei cuscini.
- Cuscini?
- Si!
- Non pensa che chi ha pagato un biglietto per stare seduto comodamente possa lamentarsi, non trovando le sedie?
- Chi verrà a vedere il mio spettacolo non baderà certo alle sedie?! E poi non si scordi che quando assistemmo allo spettacolo della signora Tsukikage eravamo seduti per terra! Le sono mancate le sedie in quell’occasione?
- Va bene, faremo come vuole lei. E per quanto riguarda gli alberi cos’ha pensato di fare?
- Userò alberi finti. Degli arbusti spogli che ricopriremo di campanelli, strisce di carta e fiocchi di raso.
- Ci sentiamo in dovere di dirle però, che grazie all’investimento della Daito la compagnia “A” avrà degli alberi veri. Sicuramente la loro soluzione sarà di maggiore impatto.
- Ho già detto che non ho problemi. Su di una cosa però non transigo! La mia Dea Scarlatta vede il mondo attraverso l’acqua quindi voglio una cascata ed un fiume.
- Cercheremo di accontentarla al meglio. Del resto lei non ha molte pretese. Ha già in mente qualcuno per ricoprire le altre parti della sceneggiatura?
- Si! Userò i ragazzi delle compagnie Tsukikage e Unicorno.
- E per il compenso?
- Questi ragazzi lavorano più per la gloria che per il denaro! Un’ultima richiesta! Ho bisogno anche di molte luci.
- Le daremo tutto quello che è in nostro potere. Adesso la lasciamo. Sappiamo che ha molto da fare con le sue prove. Ci vedremo tra qualche tempo per farle vedere i progressi del teatro.
- Arrivederci allora.

***



- Signora! Ha sentito?
- Non vedo l’ora di vedere entrambe gli allestimenti! Kuronuma è un genio! Nelle sue scelte ha voluto tenere conto delle scoperte che Maya ha fatto durante la sua permanenza del paese dei susini scarlatti. Non vedo l’ora di vedere entrambe gli allestimenti!
- C’è solo un piccolo problema!
- Non si preoccupi Yamajishi. Maya Kitajima arriverà per tempo.

***



- Allora ragazzi, voi sicuramente conoscete le compagnie Tsukikage e Unicorn. Da oggi cominceranno a provare con noi. Loro saranno gli dei della “valle dei susini scarlatti”. Voglio che sappiate che per mettere in scena questa rappresentazione dimostrativa non ho denaro per pagarvi. Ma se ce la metteremo tutta, potremmo ottenere centinaia di repliche con le quali guadagnare! Allora, cominciamo con le prove?
- SI!!!!!!!!!!!!
- Sakurakoji, vai con la scena numero trentuno.
- “ Questo è un bel…villagio. Non so se è solo una mia impresione, ma…non ho mai visto le piante morirre intonno a te. Sia gli arberi che l’erba…che l’erba sono sor-pren-den-te-mente…sorprendentemente rigogliosi.”.

SCHIAFFF! SCHIAFFF!
- Ti sembra questo il modo di presentarti alle prove? Sei ubriaco fradicio! Quando ti ho detto di fare l’uomo, non intendevo la parte marcia del genere umano. Un uomo vero affronta i problemi senza nascondersi!
- …
- Tu ti stai nascondendo dietro l’alcool adesso! Non era questo che ti avevo chiesto. Vattene! Esci dal mio teatro! Torna quando sarai disposto a fare quello che ti è stato chiesto!



Ciauuuuuuuuuuuu



:ciao: :ciao: :ciao:
 
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Astrifiammante7
view post Posted on 13/11/2010, 21:04




Che bei capitoli che hai postato BluRei!!!!
Molto bello il diagolo tra Hamil e Ayumi, noto con piacere che finalmente anche lei ha trovato una persona capace di scardinare quella maschera perfetta che aveva sempre indossato e di far breccia nel suo cuore!!!
Interessante anche i due diversi allestimenti: mi sembra strano che Kuronuma preferisca a quelli veri degli alberi finti (io avrei optato per i primi come Onodera), però poi non si smentisce pretendendo addirittura una cascata (ottima scelta)!!!
Comunque credo che entrambi gli allestimenti saranno bellissimi!!! :sorrisone:
Povero Sak quasi quasi mi fa un pò pena, sta sprofondando sempre di più in un baratro dal quale non riesce ad uscirne!!
Cerca di farlo rinsanire, ne va di mezzo la rappresentazione!!!
Anche a te i miei complimenti BluRei!!! :applausi:
 
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BluRei
view post Posted on 26/12/2010, 22:02




Non sono scappata....


Capitolo 14

Come l’acqua



- Signorina. Non si sta divertendo? Le è successo qualcosa?
- No! Ero soprappensiero!
- Una ragazza giovane e carina come lei non dovrebbe avere un’aria tanto triste! Soprattutto durante una festa.
- Forse la mia non è tristezza, mi definirei piuttosto, malinconica…
- Allora stiamo parlando di problemi di cuore. Avevo visto giusto? I suoi occhi non mentono!
- Gli occhi?
- Gli occhi sono lo specchio dell’anima, è così che si dice, no? Ed i suoi riflettono una languida solitudine.
- …
- Il suo fidanzato è lontano?
- …N…No!
- Ah, i suoi sono occhi tristi! Forse è un amore non corrisposto?
- Lui non sa che lo amo!
- E lui la ama?
- …Non lo so!
- …
- Come potrebbe? Siamo così diversi?!
- …

Maya, notando l’infinita dolcezza dello sguardo di quella vecchina si sentì libera di aprirle il suo cuore. Dopo quella festa non l’avrebbe mai più rivista ed anche se fosse stata contraria a quei sentimenti, come lei si aspettava, non avrebbe dovuto leggere a lungo il giudizio sfavorevole nel suo sguardo. Così, con gli occhi lucidi, ma senza versare una sola lacrima, raccontò della sua fuga da casa, del suo adorato ammiratore, di Masumi Hayami e della signora Tsukikage. Insomma tutto!

- Tutto qui?
- ???
- E’ solo questo il problema?
- Non capisco?!
- Cosa vuoi che siano undici anni di differenza! Quando ero giovane io, le spose erano sempre molto più piccole degli uomini. Io alla tua età avevo già tre figli! I ragazzi d’oggi hanno nella testa solo il divertimento e non vogliono fare sacrifici, è per questo che l’idea della gente è cambiata. Oggi, i giovani sono poco maturi ed è meglio che si sposino grandi. Ma in verità l’amore non ha età, contano solo i sentimenti. Se lei lo ama dovrebbe almeno tentare l’impossibile!

Tentare l’impossibile. Che strano concetto! Se è davvero impossibile, perché tentare? Per soffrire? Doveva porle quella domanda a rischio di sembrare una ragazzina sciocca.

- Perché tentare se so che è impossibile?
- Per non doversi chiedere tutta la vita…e se? Fino a quando si è giovani, si pensa di poter rimandare tutto, di avere tempo, ma una volta giunti alla mia età, si capisce che restando ad aspettare che le cose accadano, si è solo perso tempo.
- Grazie! (le fa un sorriso)
- Signorina, signorina.
- Ciao bambini.
- Ce la racconti una storia?

Quanto tempo era passato da quando viveva con la sua mamma e prima di tornare a casa si fermava a raccontare le sue storie ai bambini dei vicini. Allora si sentiva libera e senza pensieri. Recitare era un gioco! Perché adesso sembrava tutto così complicato? Forse, perché stava crescendo?

- Ditemi quale storia volete che vi racconti?
- La sirenetta!
- ?!
- L’altra volta quella bella ragazza ce ne ha fatto vedere solo un pò! Per favore. Ci racconti tutta la storia della sirenetta.
- Capisco! Ci proverò.

Chiuse gli occhi per un istante, fece un lungo sospiro e poi cominciò ad interpretare quella favola con tutta la passione di cui era capace. Si lisciò i capelli e usò un fermaglio per abbellirli con un fiore, chiuse e serrò le gambe, per simulare la coda. Usò tutte le sue mille voci e le sue mille maschere come se stesse recitando una grande opera. Si sentì libera, felice, senza problemi. La gioia della sirenetta era la sua gioia e quell’amore impossibile era il suo. Anche lei sarebbe dovuta arrivare al sacrificio estremo per amore? Qualche vecchietto, notando tutti quei bambini silenziosi, si avvicinò e davanti a tutto quell’ardore non poté fare a meno di fermarsi ad ascoltare. Quando ebbe finito, quando lacrime vere solcarono il suo volto, nessuno fu capace di staccarle gli occhi di dosso. Chi era quella ragazza? Come aveva potuto effettuare un cambiamento tanto magico? Non fecero in tempo a trovare le risposte alle loro domande, lo spettacolo era finito e Maya, togliendo la sua maschera, si mostrò in tutta la sua semplicità. La magia era finita!

- Come sei stata brava.
- Tu non sei bella come l’altra signorina…
- « I bambini, la bocca della verità! »
- …ma la tua sirenetta era bellissima. Mi ha fatto commuovere.
- Grazie! « Anche la mia dea sarà meno bella di quella di Ayumi, ma potrò sempre toccare il cuore di qualcuno. Forse…toccherò…il suo cuore. »
- Che ne dici di venire a ballare con noi adesso?
- Io…non so ballare!
- T’insegniamo noi! Balliamo questa danza per festeggiare il raccolto.
- Posso stare a guardare per un po’?

Guardare le era sempre piaciuto. Non si sentiva messa in disparte, anzi, le sembrava di far parte di tutte quelle vite che divorava con gli occhi

- « Quella danza…Forse anche Akoya ha imparato quella danza dagli anziani del suo villaggio?! »
- Dai Maya, vieni anche tu.
- D’accordo!
- Ma è vero. Sei proprio imbranata!
- Bambini, lasciatela in pace o la signorina non vorrà più stare con noi! - - Tutti noi vogliamo farle un regalo.
- Un…un regalo?!
- Vogliamo farle vedere una cosa. Una danza molto antica, la tradizione dice che è stata, proprio una Dea ad insegnarla ai nostri avi per essere celebrata. Ogni anno chiamiamo una danzatrice professionista che viene da Tokyo proprio in questo periodo.
- Facciamo questa festa per ringraziare del buon raccolto. Pensiamo che le potrà essere utile per recitare!

La musica cominciò. Una bellissima ragazza, con indosso un furisode¹ scarlatto, iniziò la sua danza antica. Dall’orlo fino al petto era ricamato con un ricco motivo floreale. Susini! Muoveva le mani ed il corpo con eleganza antica ed arcana. Come racconta la leggenda, qualunque uomo avrebbe potuto lasciare il suo cuore tra le maniche di quel kimono mosse magistralmente e donarlo a lei. Tutto era armonioso e musicale…

" Rara perla del nord

al mondo non c’è donna più della.

Uno sguardo e la città è rasa al suolo,

un’altra occhiata e la nazione è un cumulo di rovine.

Non vi è città o nazione

che sia stata venerata tanto quanto questa bellezza "


…Le lunghe maniche ondeggiavano come mosse da una dolce brezza primaverile ed anche il suo viso, i suoi occhi e i suoi capelli, si muovevano con piccoli gesti sapienti. Come l’acqua! Fu questo il pensiero che si fece strada nella mente di Maya. Nessuna cosa gli è d’ostacolo!

- « La Dea Scarlatta si muove in armonia con la natura. Quando ha davanti un ostacolo, non lo abbatte bellicosamente come sono soliti fare gli esseri umani, ma in armonia con le movenze dell’acqua, aggira l’ostacolo e cerca una nuova strada. Senza distruggere, senza fare soffrire. Senza soffrire! Devo imparare questo ballo! Osservalo Maya. Osservane l’eleganza e catturane l’essenza! ».


" Rara perla del nord

al mondo non c’è donna più della.

Uno sguardo e la città è rasa al suolo,

un’altra occhiata e la nazione è un cumulo di rovine.

Non vi è città o nazione

che sia stata venerata tanto quanto questa bellezza "


________________________________

1)Furisode = (furi= muovere) (sode= maniche) kimono con le maniche più lunghe del normale. Si dice che una fanciulla, sapendole muovere con grazia, possa catturare il cuore di un uomo nelle lunghe maniche del suo kimono.
Il testo in rosso è una canzone tratta dal film “La foresta dei pugnali volanti”. Mi è sempre piaciuta e poi la trovo in armonia con l’idea che ho della Dea Scarlatta.
Lo so che in questo capitolo ci sono un po’ troppi luoghi comuni ma la vita è fatta anche di questo: vecchietti che parlano citando, proverbi e quelli che oggi sono luoghi comuni ma che un tempo erano un codice comportamentale.
:ciao: :ciao: :ciao:
 
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view post Posted on 27/12/2010, 01:47
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Finalmente sei tornata e alla grande!:sorrisone:
Ci hai regalato un bellissimo capitolo:ok:(credo che le cose belle siano proprio quelle semplici e poi i vecchietti sono saggi :sweatdrop: )
Non sparire di nuovo! :sbrill:
 
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BluRei
view post Posted on 28/12/2010, 00:00




Capitolo 15


IL MIO AMMIRATORE




“ Sono ormai tre settimane che Maya vive nel “villaggio dei susini in fiore”, e dal giorno del suo arrivo l’affetto degli abitanti non fa che aumentare. Tutti si sentono in dovere di aiutare e proteggere quella ragazzina così seria e divertente al tempo stesso. L’hanno vista coltivare le verdure, prendere l’acqua al fiume e pulire la sua piccola casetta. Hanno avuto paura vedendola cadere e rialzarsi con le ginocchia insanguinate. Ma soprattutto si sono meravigliati vedendola passeggiare per il villaggio con quell’aria eterea e distante che la rende più simile ad un essere mitologico che alla ragazzina sbadata che vive insieme a loro giorno e notte. Dal canto suo Maya non poteva non essere totalmente estranea a questi fatti, per via della sua solita sbadataggine non fa caso a cose tanto terrene. L’atmosfera familiare che aleggiava in tutto il villaggio però, l’aveva raggiunta e colpita ”.

- « Devono essere queste le sensazioni che provava Akoya! Anche se stando con loro non era una dea e quindi aveva un corpo umano, se gli abitanti del suo villaggio le volevano la metà del bene che queste persone vogliono a me, doveva sentirsi al sicuro ».

***



Tu-Tu- (1-8-8) 5-6-4-8 clic
- Pronto!
- Pronto signor Hijiri?
- Signorina Mizuki. Mi fa piacere sentirla. Spero che non ci siano cattive notizie!
- Purtroppo ho dei problemi a tenere a bada il signor Hayami, padre.
- Che cosa intende?
- Sono settimane che mi chiede di recapitare delle rose con un biglietto nel quale dice che l’ammiratore vuole conoscere Maya. Sto cercando di evitarlo ma ho paura che scopra che io mando solo le rose.
- Non si preoccupi. Mi occuperò di tutto io! Mandi le rose ed il biglietto a casa di Maya io farò in modo che lei li riceva.

“ Hijiri, era avvezzo a risolvere questo tipo di problemi, con una sola telefonata sistemò tutto! Aspettò che Mizuki mandasse i fiori a casa di Maya e poi telefonò a Rei ”.

- Pronto signorina, lei non mi conosce. Io lavoro per l’ammiratore segreto della signorina Kitajima. Ho scoperto dove si trova in questo momento la sua amica, le telefono per dirle che sta bene e che non deve preoccuparsi per lei.
- Sono contenta di sentirglielo dire. Non le chiederò dove si trova perché so che in questo momento Maya ha bisogno di stare da sola. Però vorrei che le arrivassero le rose e il biglietto che il suo ammiratore ha fatto recapitare qua.

“ L’uomo ombra di Masumi diede a Rei un recapito postale e la salutò assicurandole che in pochi giorni la sua amica avrebbe ricevuto tutto. E fu così, tre giorni dopo nel villaggio arrivò un pacco per Maya ”.

- Maya, Maya…
- Buongiorno. Come mai stamattina è salito così presto?
- E’ arrivato un pacco per lei dalla città!
- Un Pacco? « Ma è impossibile! Nessuno sa che io sono qui. »
- Cosa le succede? Pensa che siano brutte notizie?
- No! Non si preoccupi, sono solo rimasta sorpresa perché non ho detto a nessuno che venivo qua!
- Ah! Però è un po’ di tempo che c’è in giro un uomo che fa domande su di lei!
- Un uomo? Com’è?
- E’ giovane, veste elegante…
- Porta gli occhiali ed ha un ciuffo lungo che gli copre gli occhi?
- Mi pare di sì!
- « Allora è proprio il signor Hijiri! Questo deve arrivare da…». La prego lasci pure il pacco.

“ Per Maya il dovere veniva prima del piacere e così pur sapendo che sicuramente il pacco arrivava dal suo adorato Masumi, si trattenne dall’aprirlo. Erano ormai giorni che, occupata com’era, non pensava a lui né come ammiratore né come uomo e adesso quel pacco le faceva riaffiorare la tristezza di un tempo. Passarono ore, prima che si decidesse a ritornare nella sua casetta e anche quando si trovò davanti al pacco stentò a prendere una decisione ”.

- Ero quasi riuscita a non pensarci più! Non aprirò questo pacco…non riaprirò le mie ferite. Ho quasi raggiunto il cuore di Akoya, adesso sono certa di aver capito come si svolgeva la sua vita…sono vicina al cuore di Akoya…e lontanissima dal mio!

“ Maya sembrava decisa a non aprire quel pacco. Le sue mani tremavano e il suo cuore piangeva. Fece un passo indietro, doveva stare lontana da quella scatola che sembrava chiamarla…supplicarla. Fece un altro passo, ma questa volta in avanti. Come una falena attirata dalla luce, il suo cuore era attratto da quel pacco. Sapeva di rischiare…sapeva di rischiare l’oblio, ma non aprirlo non era una soluzione. Allungò una mano e subito la riportò sul cuore. « NO! », urlò a se stessa. Si sentì persa. Per un attimo la testa le girò, si appoggiò al tavolo e senza rendersene conto gettò per terra la scatola. Immediatamente lo fissò e due lacrimoni le solcarono il viso. Si era aperto e il contenuto era davanti ai suoi occhi nocciola. Le sue adorate rose scarlatte la fissavano dal pavimento. Le sue difese caddero come un castello di carte sotto il soffio di un bimbo dispettoso. Si inginocchiò, le prese tra le braccia e le strinse a se ”.

- Masumi, amore mio. Perché? Perché mi pensi ancora? Lasciami in pace…¨ Se è la tua anima gemella, dovunque sia penserà a te.¨ Signora Tsukikage, qual è il significato delle sue parole adesso? Una lettera?!

***



( Due giorni prima nell’ufficio di Masumi )

- Maya, spero solo che tu capisca…tap-tap-tap

" Cara ragazzina,
come tu ben sai ultimamente sono molto impegnato e credo che anche tu lo sia a causa delle prove della Dea Scarlatta. Spero che queste mie rose ti trovino felice e a buon punto con la tua interpretazione! Con il cuore colmo di speranza per questa tua nuova performance, ti auguro tutto il bene possibile. Con infinito affetto e devozione,

il tuo ammiratore delle rose scarlatte."


***


- Non l’ho dimenticato! Non posso e non voglio dimenticarlo! Io avevo bisogno di lei. Perché mi ha abbandonato? Sono ancora la sua ragazzina? Ragazzina? Ma…signor Hayami, nei panni dell’ammiratore lei non mi ha mai chiamata ragazzina!

“ Maya rilesse più volte il messaggio del suo ammiratore e più lo leggeva più si rendeva conto che quelle non potevano essere le sue parole. Erano tante le cose strane in quel biglietto, la chiamava ragazzina, le dava del tu, finiva dicendo “ammiratore delle rose scarlatte” e poi tutto il modo di parlare non era il suo. Non era lui! Ma perché, cos’era successo?

- Non è lei che ha scritto quella lettera! Ormai lei è lontano, anni luce, da me e dalla mia vita. E’ in viaggio con la sua splendida mogliettina e non ha più tempo da dedicarmi. Dovevo capirlo prima, una volta i suoi messaggi erano scritti a mano mentre adesso qualcuno li scrive per lei a macchina. Devo dimenticarla? Perché ho aperto questo maledetto pacco? Come potrò provare gioia nel cercare la mia dea? Ogni respiro mi ricorda che dovrò vivere senza lui e questo mi fa male al cuore…




:imbarazzo: grazie Savira...cercherò di non scappare più
 
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view post Posted on 10/1/2011, 14:27
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Senti Nadeshiko,poni il caso che ciò in cui una persona ha sempre creduto a un certo punto, a causa di uno stimolo esterno,cambi...in tal frangente,se il nuovo modo di essere la rendesse più felice di quanto fosse prima non sarebbe qualcosa di magnifico?

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view post Posted on 8/1/2018, 15:59

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Ciao l'ho riletta la storia stupenda spero che tu la finisca di scrivere ciaoooooooo
 
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view post Posted on 1/7/2019, 17:35
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Bellissima ti prego riprendi presto
 
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