I PARTE…
"Non è stando seduti ad aspettare che si coltiva l'amore". Masumi si accese l'ennesima sigaretta, e, aspirandola con voluttà, si accostò all'enorme finestra del suo ufficio, guardando le luci di Tokyo occhieggianti nella sera con un misto di fastidio e malinconia. Chi aveva pronunciato quella frase? Non riusciva a ricordarlo, ma gli suonava maledettamente vera. Soprattutto ora, che aveva il cuore bruciato per quel che era successo, e che era sulla bocca di tutti. Perfino i giornali ne avevano ampiamente parlato, nella pagina del gossip. Lei, la sua ragazzina. E lui.
Immaginava già quello che sarrebbe accaduto di lì a poco: una chiamata difficile da digerire e nella quale dover spiegare il motivo di quell'incontro casuale a Shiori...quell'incontro in cui erano stati visti assieme, ma soprattutto del quale fino a quel momento aveva taciuto alla sua fidanzata. perchè quelle foto nei giornali? perchè loro due proprio adesso? Lui... la stava mettendo nei guai; non doveva.
"Il cuore riprese a battere come impazzito. Prese il giornale posto sulla scrivania e lo gettò con violenza lungo il muro dell'ufficio. Aspirò con forza la sigaretta che teneva tra le mani e si sedette nella grande poltrona. Non è con la rabbia che si risolvono i problemi... Innanzi tutto doveva pensare a lei, forse una rassegna stampa con smentite o forse no? poggiò le mani al volto. Incredibile come l'incontro tra due anime si possa trasformare in un incubo...
che ironia, quell'incontro inatteso, non programmato, che avrebbe potuto creare uno scandalo, per lui era stato un sogno bellissimo, un vero paradiso. Sì, perchè mai in vita sua si era sentito così felice: avevano trascorso una notte intera insieme su di una nave, cenando, ballando, guardando le stelle,punzecchiandosi... avrebbe voluto fermare il tempo su quella nave... ma neanche l'onnipotente Masumi Hayami poteva arrivare a tanto... poteva arrivare ad avere tutto... ma non lei!
Il leggero tocco alla porta lo distolse dai suoi pensieri. La fidata segretaria era entrata e vedendolo in quello stato, non poté fare a meno di provare compassione per lui. Ma in fondo, ripensandoci, quella situazione se l'era cercata. Aveva provato, negli anni trascorsi, a fargli capire quali sbagli stava commettendo, ma non le aveva dato retta.
Il fidanzamento, a suo avviso, era stata la mossa più avventata di tutte. Legarsi a qualcuno che non amava. Ma d'altronde lei aveva ben poco da poter dire: era solo la sua segretaria. E neppure lei, come la sua preziosissima fidanzata, aveva saputo nulla di quell'incontro sino alla mattina, leggendolo sul giornale. Ma perchè Maya si trovava lì quella sera? E cosa era davvero accaduto?
Oh quanto avrebbe voluto sapere la verità!
Dopotutto, in una notte, tutto era possibile...
Si decise a parlargli.
- Signor presidente passato una buona serata?- chiese facendo finta di niente.
Masumi la guardò infastidito dal suo tono divertito.
- Non serve che le dia spiegazioni. Immagino che avrà visto i giornali.-
- Certo signore, come tutta la città. Solo non mi spiego la presenza di Maya. In fondo era una crociera abbastanza particolare e sarebbe stato più giusto che ci fosse stata la signorina Shiori al suo fianco.- era sempre più pungente
- Maya era sulla nave per restituire a Shiori un assegno con cui la mia innocente fidanzata aveva cercato di comprarla per tenerla lontano da me.. -
Mizuki resto' allibita. Non si sarebbe mai aspettata che il signor Hayami rivelasse un'informazione del genere... Non era invece tanto stupita dal comportamento della sua fidanzata.
Era indecisa sul commentare o meno questa frase così diretta.
Si limitò ad un: - Capisco... -
Masumi sorrise.
- Mizuki , mi sorprende. - commentò - Se c'è una cosa che ho imparato di lei in tutti questi anni è che questo genere di eventi destano il suo lato... come dire... "filosofico". Non ha nulla da dirmi? - chiese osservandola attentamente.
La segretaria scambio uno sguardo sagace col signor Hayami...
- Beh... - cominciò - se proprio devo essere sincera, penso che... –
-...penso che prima o poi doveva accadere.... - disse la segretaria sospirando.
- Adesso cosa pensa di fare Presidente? - Chiese osservandolo attentamente per captare ogni minima espressione sul viso del suo capo.
- Mizuky devo riflettere attentamente prima di fare qualsiasi cosa altrimenti ciò per cui ho lottato in questi ultimi anni potrebbe svanire nel nulla facendo soffrire soprattutto Maya devo proteggerla.... - rispose perentorio
- Lei teme che la famiglia della sua fidanzata possa fare del male a quella ragazza....sentenziò la donna
Masumi però non la stava a sentire ma rifletteva sulla frase iniziale della donna e glielo disse: - cosa intende Mizuky con doveva accadere prima o poi? –
- Posso parlare liberamente?
- Certamente... altrimenti non gliel'avrei neanche chiesto!
Mizuki, incoraggiata dal presidente, rivelò quello che pensava.
- Intendevo dire semplicemente che i suoi sentimenti per Maya penso siano diventati chiari anche alla signorina Shiori e che non sarebbe passato tanto tempo prima di fare qualche mossa.
Mizuki guardò la sua espressione persa nel vuoto... infatti Masumi era perso nei suoi problemi, stava già pensando a come Shiori intendesse porre fine al loro fidanzamento...se mai lo avesse fatto, o se intendesse in qualche modo farla pagare alla sua ragazzina, visto i mezzi squallidi con i quali aveva provato ad allontanarla da lui...
iniziò a sentire una fitta di dolore nel petto al solo pensiero di perderla....se quell'incontro provvidenziale non ci fosse stato...e se maya non avesse mai trovato il coraggio di parlare, di dirgli finalmente la verità sulla sua fidanzata...
tornò in se e si accorse di essere rimasto solo con i suoi pensieri, le sue paure...."SOLO" come si sentiva da tutta la vita...questo prima che arrivasse lei...la sua ragione di vita, la sola vera persona che avesse mai amato dopo sua madre....
Ripensò alla sua infanzia - poteva dire di essere stato felice solo fino al momento in cui Eisuke Hayami lo aveva scelto come suo successore.
Da quel momento la vita per lui non era stata più quello che doveva essere per un ragazzino della sua ètà ma era stata solo studio e lavoro - i sentimenti ed i divertimenti non sapeva più nemmeno che cosa fossero da quel "dannato giorno" in poi.
Ma il momento in cui aveva completamente rinunciato ai sentimenti ed all'amore era stato dopo la morte della madre - aveva deciso che per essere forte non doveva avere nessun lato debole - ed aveva deciso che i sentimenti di amore erano una debolezza.
Solo ora aveva infine capito grazie a Maya quanto si fosse sbagliato
Si alzò deciso. Era giunto il momento di agire. Per se stesso e sopratutto per Maya.
- Devo parlare con lei e mi dirà quello che voglio sapere.- il suo tono non ammetteva repliche.
Mizuky lo guardò attentamente. Per quell'uomo il solo pensiero di poter perdere quella ragazzina era insopportabile.
- Buona fortuna allora. Ne avrà bisogno.- gli augurò la segretaria sorridendogli.
Per quanto la notte precedente fosse stata tale da lasciarla sognare ad occhi aperti fino a quel momento Maya non potè fare a meno di notare lo strano mormorìo che circondava il suo incedere da quando si era diretta alle prove.
"Forse è solo un caso, è impossibile che parlino di me" pensò
Eppure man mano che avanzava il sospetto si faceva sempre più convinzione.
Ma perché tutti la osservavano?
Qual'era la causa di quel basso bisbigliare?
Proprio non riusciva a capirlo.
Del resto era ancora trasognante.
Fino a che, entrata alle prove non notò come gli occhi di tutti fossero fissi su di lei.
disorientata cercò i volti più conosciuti: Il regista Kuronuma scosse il capo, mentre Sakurakoji si alzò, procendo verso di lei cono una strana espressione del viso, stringendo in mano quella che sembrava... una rivista?
- Cos...? - fece per domandargli
Non riusci a parlare. Maya, dal canto suo, era stupita da quell'accoglienza. Ritornò con gli occhi sull'amico si sempre.
- Che succede Yuu?- gli chiese.
Il ragazzo la fissò stravolto e prese forza.
- Lo chiedi tu a me? Cosa significano queste?-
le domandò sbattendole in faccia le foto pubblicate.
Maya con mani tremanti prese il giornale.
Sgranò gli occhi dallo stupore e dalla vergogna, tutti la stavano osservando....osservavano il rossore che le saliva al volto, anche il tremore che la pervase non passò inosservato, Yu la guardava con un cipiglio misto allo sconcerto e ira e lei si sentiva ancora peggio...essere giudicata male dagli altri la feriva ma poteva anche sopportarlo ma essere odiata dal suo amico del cuore, colui che le era sempre accanto nei momenti più duri, lui proprio no!...iniziò a giustificarsi..."Yu credimi non è come scrivono i giornali, hanno travisato tutto...la storia è molto diversa ma....non posso parlartene ora...abbi fiducia in me...ti chiedo solo questo...ti prego Yu...non abbandonarmi ...non abbandonare Akoya...io ho bisogno di te Hishin..."
ma Yu non voleva ascoltarla, non in quel momento, la rabbia e la frustrazione erano così violente che la cinse con forza dalle spalle, la scrollò e a denti stretti le disse: " Non ora Maya...non ora....", le passò accanto senza vederla e si diresse verso la porta d'uscita, nessuno osava fiatare, sentii soltanto un sighiozzo di Maya e immaginò il suo viso inondato di lacrime....
Si abbandonò sul pavimento. Non sapeva che fare.
Kuronuma si avvicinò a lei.
- Avanti Kitajima alzati.- le ordinò.
Maya lo guardò con gli occhi colmi di lacrime. Si alzò a fatica.
- Seguimi.- disse il regista.
Si chiusero in un camerino. Dopo qualche minuto di silenzio e quando la ragazza si fu calmata, parlò.
- Voglio sapere cosa stai combinando con Hayami. Prima la faccenda della sua fidanzata, poi queste foto. Inizio a essere stanco di questi segreti.-
Le lacrime iniziarono a sgorgare prepotentemente, stanche anche loro di quell'assurda situazione. Si sentiva delusa, frustrata, abbandonata... Nemmeno Sakurakoji le credeva più. Alzò lo sguardo verso l'uomo, indecisa se dirgli la verità oppure no... Ma era davvero troppo stanca di mentire a tutti, stanca di subbire e stare zitta, voleva tornare la Maya di sempre, quella libera da ogni pensiero...
Si lasciò cadere al suolo, le lacrime correvano frenetiche, il corpo era scosso da un forte tremore...
- Vuole sapere cosa c'è che non va?- disse cercando di darsi il più forza possibile. In quel momento dimostrava tutti i suoi 21 anni - C'è che mi sono innamorata...-
Kuronuma sorrise.
- È cosa ci sarebbe di male, in questo? - le disse con fare retorico - Innamorarsi è una bellissima esperienza... a meno che tua moglie non sia una megera. - aggiunse sottovoce - E ogni esperienza possibile ti è utile nel tuo lavoro. Che sei innamorata del tuo ammiratore lo so già... lo abbiamo capito tutti. Ma che c'entra Masumi Hayami? -
Maya tacque un attimo.
Avrebbe fatto bene a dire la verità? a svelare quell'identità così nascosta da anni?
Pensò alla notte precendete, quando dopo il ballo i due erano usciti sul ponte, e a quello che allora era accaduto...
Erano ancora ansimanti dalle folli ballate, quando si ritrovarono ad ammirare insieme la luna e le stelle. Maya si sentiva inebriata dal dolce profumo che il corpo di masumi aveva lasciato su di lei. Averlo tutto per se almeno per una notte, si stava rivelando il sogno più bello della sua vita.
- Maya- iniziò Masumi appoggiandosi alla balaustra del ponte - ti ricordi la valle dei susini? Anche allora abbiamo visto insieme queste stesse stelle...-
- Sì, me li ricordo...- Al pensiero di quella notte il suo cuore iniziò a battere frenetico...
- E dimmi Maya... - ricominciò avvicinandosi pericolosamente al suo volto- Cos'altro ti ricorda la valle dei susini?...-
La ragazza abbassò la testa. Come poteva dimenticarlo?
- La notte al tempio.- sussurrò.
Masumi lentamente le fece alzare il viso. Voleva specchiarsi nei suoi occhi.
- Sai io rammento anche qualcos'altro. Forse è stata solo un'illusione, ma è stata la più bella della mia vita.-
Continuò ad avvicinarsi a lei.
- Ho sentito la mia anima incontrare la tua.-
A quelle parole il suo cuore accellerò ancora di più i battiti.
- Non è stato un sogno allora?- gli domandò incredula.
Ormai il volto di Masumi era a pochi centimetri dal suo.
- Era realtà e l'ho capito solo adesso.- dicendo queste parole posò lievemente le sue labbra su quelle della ragazza.
Cos'altro ricordava? il suo profumo,avrebbe voluto rispondere,il calore delle sue braccia,il senso di tranquillità che le pervadeva l'animo. Ma quell'inaspettata vicinanza l'aveva scossa,lasciandola senza fiato.
-Allora?-insistette lui.
-Mmm...il temporale...il fuoco...- l'aveva malapena sussurrato,ma lui lo udì perfettamente.
Stava per dire altro quando improvvisamente una goccia gli cadde sul viso,preludio di molte altre. Era assurdo,un attimo prima non c'era nulla..
-Sembra che siamo destinati a stare sotto la pioggia...-commentò l'uomo allontanandosi,dirigendosi verso il locale. Lei era rimasta immobile. Non poteva essere vero. Per un solo,misero,attimo aveva visto nei suoi occhi un flesh di quello che sarebbe accaduto se non fossero stati interrotti. Lui voleva baciarla. Era davvero così
Istintivamente si ritrovò ad odiare la pioggia
-Mentre cercava riparo nelle sale della nave Masumi pensava che voleva ancora stare da solo con la sua "ragazzina", non voleva interrompere così quell'atmosfera che si era creata tra loro fuori, sul ponte.
Si fermò improvvisamente tanto che Maya, che gli camminava dietro stava quasi per finirgli addosso.
-Perchè si è fermato? -gli chiese.
Masumi non rispose ma le prese una mano e la condusse, passando attraverso le varie sale della nave, in un corridoio dove erano situate delle cabine. Si fermò davanti ad una di esse, prese la chiave dalla tasca, aprì ed entrarono.
Maya lo aveva seguito senza dir nulla ma poi, quando entrò nella stanza e vide il letto matrimoniale, si riscosse e si voltò verso il giovane.
-Perchè mi ha portato qui, Hayami-san?Come mai ha una .... - ma non finì la frase.
I suoi grandi occhi si spalancarono per lo stupore e si riempirono di lacrime per il dolore che stava provando in quel momento. Il suo cuore sembrava essersi fermato perchè aveva capito cosa significava quella stanza, quella crociera per Masumi e Shiori.
Non voleva farsi vedere da lui in quello stato, ma vedere quell'enorme letto al centro della stanza era stato veramente troppo per il suo cuore ormai del tutto lacerato. Calde lacrime le inondarono il viso, non di semplice dolore, ma di pura disperazione. Voleva uscire da lì dentro, non era quello il posto adatto a lei, quello era il nido d'amore di Masumi e Shiori, lei era decisamente di troppo...
Voltò di scatto il capo, afferrò saldamente la maniglia e spalancò la porta, voleva scappare, ma due forti braccia la riportarono nell'incubo. Masumi la fece voltare con forza, e stavolta non le diede nemmeno il tempo di pensare, che la baciò, non un bacio violento, ma dolce, rassicurante, le sue forti braccia le cingevano possessivamente la vita e lei non potè far altro che lasciarsi cullare dal suo dolce profumo...
- Masumi.....- sussurrò maya soggiogata da quegli occhi che sembravano voler divorare ogni singolo particolare del suo viso.
- Non dire niente.- le sussurrò masumi impossessandosi delle sue labbra, la strinse ancora più forte.
i loro corpi aderivano perfettamente l'uno all'altra.
Maya non riuscì a pensare anulla mentre lui la sollevava tra le braccia e la deponeva suy quel grande letto.
Le labbra di Masumi stavano tracciando una scia infuocata sulla sua pelle, sentiva le sue mani esplorare il proprio corpo in una carezza senza fine.
Chiuse gli occhi e lo attirò contro di se.
Non voleva pensare a niente voleva essere solo sua in quel momento e per sempre.
il resto non contava.....
,Ma un volto si insinuò con prepotenza nel suo sogno, facendola ricapitolare nella dura realtà, era il viso della donna che doveva essere al suo posto, su quel letto e con ogni diritto, perchè era la futura moglie dell'uomo che lei adorava. Lacrime amare, disperate, innarrestabili tornarono ad inondare il suo volto. Masumi sentì sulle labbre il gusto salato del pianto. Subito si bloccò, si sostenne sugli avambracci, con una mano la costrinse a voltare il viso per incontrare il suo sguardo triste: -Ti prego,Maya, non piangere. Odiami, urla tutto il tuo disprezzo,ma non piangere più a causa mia. Ogni volta che mi avvicino a te, non faccio che darti dolore, e solo Dio sa quanto ciò mi faccia male. Maya gli sfiorò una guancia con il dorso della mano e disse: -Non posso odiarti! Non potrei mai
La guardò intensamente. Nei suoi occhi lesse qualcosa, ma aveva paura di sbagliarsi.Prese coraggio.
- Perché Maya?- trattenne il fiato, in attesa della risposta.
Maya,senza staccare gli occhi dai suoi, gli disse.
- Io...,io....ti amo.- la sua voce era un sussurro.
Il cuore di Masumi iniziò a battere all'impazzata. Non poteva crederci. La sua ragazzina lo amava!
Sentì forte la sensazione di toccare il cielo con un dito... Essere amato era la sensazione più bella mai provata. Se nella vita impari ad essere distaccato da tutto e tutti, riscoprirti innamorato, ed ora anche ricambiato, era come se il cielo e le stelle facessero irruzione dentro di se... La felicità era troppa, abbassò il capo e piccole lacrime caddero dal suo pezzo di cielo.
- Maya...- riuscì a dire tremando - oh...Maya...- Poggiò il capo nella spalla di lei, che prese dolcemente ad accarezzarle i capelli.
- Maya, mi hai ridato il cuore, grazie...- sussurrò prima di riprenderla a baciare intensamente e con trasporto.