Murasaki no Bara no Yume  - Glass no Kamen  * Il Grande Sogno di Maya * Anime, Manga, Drama, World e Fanwork

Gli amanti

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view post Posted on 10/12/2011, 23:34
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Oh oh!
Vedo guai in arrivo! Non è che Maya ora si lascerà travolgere da Sakurakoji?
No, no, no! :no: :no: :no: :no:
Non mi piace per niente!
Ovviamente non è giusto neanche che Masumi divida il letto con Shiori!
Ma lui non lo fa, vero? :languo: :languo: :languo: :languo:
Bravissima Beba! Continua così!
 
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albalau
view post Posted on 11/12/2011, 09:38




ammetto che questo capitolo mi ha....inquietato...... :ohoh:

ok va bene per Maya non è la situazione migliore, Masumi non si sta comportando proprio bene, Yuu giustamente vuole far smettere questa situazione. è innamorato e capisce che lei comunque soffre...
ma...
non far scherzi né!
comunque, a parte le mie considerazioni, bellissimo capitolo!
mi ha colpito come hai descritto il polipetto!
bravissima!
 
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view post Posted on 11/12/2011, 11:11
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Grazie!!! :inchino: :inchino: :inchino:
Sono felicissima che vi piaccia quello che scrivo e che mi seguiate sempre con tanta attenzione :imbarazzo: :imbarazzo: è molto bello questo scambio di impressioni!!! Aspetto sempre con ansia i vostri commenti!
Per quanto riguarda i bradipucci posso dirvi che, per ora, siamo solo all'inizio dei guai... come dice mia nonna "Se tuona, vuol piovere!!!" (anche se in vernacolo suona meglio!!).
Restate sintonizzate!!
Besitos Faccine small (132)

Edited by Bebaluna - 11/12/2011, 11:58
 
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clare30
view post Posted on 12/12/2011, 00:05




caro masumi ....guai in vista!!!!
 
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view post Posted on 13/12/2011, 12:20
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Capitolo 6.



E ti vengo a cercare
anche solo per vederti o parlare
perché ho bisogno della tua presenza
per capire meglio la mia essenza.
(E ti vengo a cercare, F. Battiato)


Il sipario era calato ancora una volta e ancora una volta il teatro era esploso in un boato di applausi e grida.
Chiamati alla ribalta, Maya e Yuu avevano sollevato le loro mani intrecciate per ringraziare il pubblico. Poi, come sempre, lui l’aveva sospinta gentilmente in avanti, perché riscuotesse la propria personale ovazione.
Maya si era inchinata in una profonda riverenza ed in quel preciso attimo una rosa rossa dalla platea era volata ai suoi piedi. Rialzato lo sguardo notò un giovane uomo che, in piedi davanti a lei, applaudiva con grande entusiasmo. Maya sgranò gli occhi. Si sarebbe aspettata di vedere chiunque altro, tranne lui! Tuttavia, con la gentilezza che le era innata raccolse la rosa e lo gratificò con un lieve cenno della testa.

Il ragazzo, alto ed elegante, percorreva con passo sicuro il corridoio che portava ai camerini. Reggeva fra le braccia un enorme fascio di rose rosse, a gambo lungo.
Era tornato solo da pochi giorni dagli Stati Uniti dove aveva trascorso gli ultimi quattro anni e, non appena aveva saputo che il suo antico amore recitava in quel favoloso dramma teatrale riscuotendo un enorme successo, era voluto andare a teatro. E ne era rimasto incantato.
Sapeva che Maya era brava, ma non si sarebbe aspettato un’interpretazione simile. Lo aveva completamente stregato, inchiodandolo alla poltrona per tutta la durata dello spettacolo. Si era riscosso solo quando le luci si erano accese, ma provava la sensazione di aver vissuto un lungo, bellissimo sogno. Un sogno d’amore umano e divino nello stesso tempo, un amore indissolubile che vinceva anche sulla morte; l’amore di due anime che si cercano incessantemente.
Sentiva che le parole di Isshin avrebbero potuto essere le sue parole e avrebbe voluto essere lui a recitarle con Maya. Invidiava l’attore che interpretava il ruolo del suo innamorato in una simile storia.
L’aveva riconosciuto subito, era quel ragazzo che l’aveva apostrofato con tanto astio qualche anno avanti a un ricevimento, rimproverandogli di aver vilmente abbandonato Maya proprio quando lei aveva più bisogno di affetto e protezione. L’aveva accusato di non averla amata abbastanza... Probabilmente era stato davvero così, si era detto Satomi... Ma allora era giovane e stupido, troppo stupido per capire cosa stava perdendo! Chissà se era ancora in tempo...
E poi lei. Da fanciulla l’aveva vista diventare prima una dea e poi lo spirito evanescente di un albero millenario. Era stata sublime! Trascendente ed eterea, fragile eppure nello stesso tempo potente. Una visione. Ogni sua espressione gli aveva sconvolto la mente ed il cuore. Quando era diventata così bella, così donna?
Il giorno successivo era dovuto tornare a teatro, perché desiderava ardentemente rivederla e provare di nuovo quelle emozioni. Era tornato ogni giorno per una settimana, poi finalmente si era deciso: avrebbe cercato di parlarle.

Bussò alla porta del camerino e una dolce voce femminile gli accordò il permesso di entrare: – Avanti!
Maya che, in vestaglia, stava finendo di togliersi il pesante trucco di scena si era voltata verso la porta. Era sinceramente stupita di vederselo comparire anche in camerino.
– Satomi! Che cosa ci fai qui?
– A volte ritornano! – commentò caustico Sakurakoji comodamente adagiato con le gambe accavallate sul divanetto d’angolo. Aveva visto Satomi in platea mentre le lanciava la rosa e la cosa l’aveva infastidito non poco. Non credeva che avrebbe avuto la faccia tosta di venirla a salutare in camerino.
Satomi ignorò la frecciata velenosa, rivolgendosi solo alla ragazza: – Questi sono per te, Maya! La tua interpretazione è stata splendida, mi ha davvero emozionato! – le disse con trasporto.
Un po’ troppo trasporto a parere dell’altro uomo nella stanza. Mentre lo pensava Yuu si rese conto di aver formulato la stessa considerazione la sera precedente nei riguardi di Hayami. Che Satomi avesse delle mire su Maya? A giudicare da come se la stava mangiando con gli occhi in quel momento pareva proprio di sì.
– Entrambi avete recitato in modo eccellente. – stava intanto aggiungendo Satomi per pura educazione. – Vi porgo i miei più sinceri complimenti!
Maya si alzò dallo sgabello e andò incontro al ragazzo che le porgeva il mazzo di rose.
– Ti ringrazio molto! – Disse con un sorriso, mentre gli prendeva i fiori dalla mani.
Sakurakoji si limitò ad un laconico grazie, mugugnato di malavoglia. Sapeva che quelle erano parole di circostanza e che all’altro non importava un fico secco dei suoi progressi nella recitazione. Ricordava perfettamente quando gli aveva promesso di diventare un attore molto più bravo di lui, anche se, a dire il vero, più che di una promessa si trattava di una minaccia...
– Sono tornato da poco dagli Stati uniti e sono corso subito a vedere quest’opera meravigliosa! Sui giornali non si parla d’altro! So che è stato difficile aggiudicarsi questo ruolo, ma non credo che la signora Tzukikage avrebbe potuto scegliere un’attrice più adatta di te a ricoprirlo!
Yuu buttò gli occhi al cielo, irritato dall’atteggiamento melenso del giovane.
Da parte sua anche Satomi non si trovava a suo agio. Cercava le parole adatte per arrivare a formulare la domanda che intendeva farle da quando era entrato, anzi per quale era andato a teatro quella sera, ma la presenza di Sakurakoji che, tra l’altro, sembrava non avere la minima intenzione di togliere il disturbo, lo disorientava. Perché Maya non lo invitava a lasciarli da soli? C’era qualcosa tra quei due?
Alla fine, vedendo che Maya non incoraggiava la conversazione e che Sakurakoji non solo non accennava ad andarsene, ma anzi lo scrutava, piuttosto interessato a sentire cosa aveva da dirle, Satomi prese coraggio e buttò fuori la fatidica frase: – Senti Maya... vorrei... sì, mi farebbe molto piacere passare un po’ di tempo con te... sai, come ai vecchi tempi... –
– Non credo sia il caso! – rispose la ragazza d’impeto – Cosa potremmo dirci, ormai? – Maya era basita. Anni prima se n’era andato senza neppure salutarla ed ora ricompariva all’improvviso per chiederle di uscire? D’accordo, all’inizio era stata lei a rifiutarsi di rispondere alla sue telefonate, ma lui si era arreso senza batter ciglio. Come poteva pensare che lei avrebbe acconsentito?
– Ti prego, non dire di no. Io vorrei spiegarti alcune cose... da solo – aggiunse lanciando uno sguardo circospetto a Sakurakoji.
– Ok! Tolgo il disturbo! – Disse Yuu con finta indifferenza. Si alzò ed uscì in fretta, resistendo alla tentazione di sbattere la porta dietro di sé, segnale che avrebbe tradito la sua irritazione.
Maya lo guardò uscire e poi si rivolse a Satomi con tutta la diplomazia di cui era capace.
– Non è necessario che tu mi spieghi niente Satomi, credimi! Lasciamo il passato dov’è e dimentichiamo tutto. Ora se non ti spiace, devo finire di cambiarmi... – La giovane attrice era impaziente adesso: tra poco sarebbe arrivato Masumi che certo non avrebbe gradito la presenza del suo ex ragazzo nel camerino.
Satomi non sapeva decidersi a congedarsi: – Perdonami se ti sembro insistente, ma per me è necessario. Non voglio che tu abbia un’opinione troppo cattiva di me! – disse tutto d’un fiato.
– Mi sembra un po’ tardi per tutti questi scrupoli! – Replicò Maya innervosita – Ti ho già detto che non mi devi alcuna spiegazione!
– Scusami. – Il ragazzo abbassò lo sguardo, ferito dalla reazione di lei.
Maya si morse il labbro pentita di averlo trattato con tanta durezza. Addolcì il tono.
– Mi ha fatto piacere rivederti e constatare che stai bene, ma adesso devi proprio andare.
Satomi finalmente recepì il messaggio e si avviò alla porta. – Mi permetterai di venirti a salutare qualche volta?– disse con la mano sulla maniglia.
– Certo, se ti fa piacere!
Il viso di Satomi si illuminò: – D’accordo, a presto allora! – La salutò aprendo finalmente la porta. Ma si bloccò di colpo. Nel riquadro della porta, in piedi davanti a lui, c’era il Presidente della Daito con il soprabito ripiegato sul un braccio ed un mazzo di fiori in mano. Aveva l’atteggiamento sicuro di chi ha ogni diritto di trovarsi in quel luogo.
– Guarda un po’ chi si rivede! – Disse Masumi squadrandolo dall’alto con un sorriso tranquillo. Non era sorpreso che il ragazzo si trovasse di nuovo in Giappone, perché Hijiri l’aveva tempestivamente avvisato del suo rientro, ma di certo non si aspettava di vederselo comparire prima in platea e poi nel camerino di Maya.
– Bu-buonasera, signor Hayami. La trovo bene! – farfugliò Satomi colto alla sprovvista.
Che diavolo ci faceva lì quell’uomo? Ripensò all’ultima volta in cui si erano parlati... era stato in quel parcheggio sotterraneo, quando Maya era stata aggredita dalle sue ammiratrici e Hayami l’aveva difesa. Già allora si era meravigliato del comportamento affettuoso e protettivo che quell’uomo aveva nei confronti della ragazza. Perché, anche a distanza di tanto tempo, stava sempre intorno a lei? E come mai quell’aria da padrone? Solo perché il teatro era suo?
– Ho saputo che in America sei diventato molto famoso. Ti faccio le mie congratulazioni! – proseguì Masumi in tono condiscendente – Sei tornato per restare?
– Forse sì. Non ho ancora deciso. – Rispose Satomi restando vago.
Masumi che, sebbene cercasse di dissimularlo, non apprezzava particolarmente la presenza del primo amore della donna che amava nella sua stanza, decise di liberarsi in fretta dell’inopportuno ospite.
– Bene. Allora, forse, capiterà di rivedersi prima o poi. Adesso ti saluto. – Disse entrando.
Congedato in quel modo così brusco, Satomi non poté fare altro che allontanarsi con un educato, ma perplesso saluto.

continua...
 
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albalau
view post Posted on 13/12/2011, 14:55




e adesso?? e questo?? ci mancava solo lui....
caro Masumino, mi sa che tra poco ti troverai in guai molto seri!
bellissimo Beba!!!!!
immagino ci sarà da divertirsi!
 
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view post Posted on 13/12/2011, 14:58
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Io proporrei un bel viaggio a Las Vegas con la cozza ed un divorzio lampo!!
 
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view post Posted on 13/12/2011, 16:17
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Eh, eh, in effetti tra un po' le cose si complicheranno...
Vi posto anche il capitolo successivo, visto che è pronto... è un po' hot, preparatevi!! :wowhot: Spero che vi piaccia!!! :hula:

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Capitolo 7.



Lei si muove come solo lei
quando ride lei
è qualcosa a cui non puoi
mai rinunciare
e poi potresti dirmi come mai
penso solo a lei
dentro tutti i sogni miei
è la mia vita.
(Anna Julia, D. Groff)


Masumi si chiuse la porta del camerino alle spalle. Non gli aveva fatto piacere veder uscire dal camerino di Maya prima un Sakurakoji decisamente seccato e poi Shigeru Satomi.
Sospirò sconsolato. Era destino che non avesse mai pace! Prima Sakurakoji e ora questo qui! Sembrava che tutti quelli che, nel corso degli anni, si erano innamorati di lei si fossero dati appuntamento quella sera, in quel teatro. Mancava solo Ryo Majima. Ma si aspettava di vederselo comparire davanti da un momento all’altro. Che incantesimo riusciva a gettare Maya dal palcoscenico perché tutti restassero così ammaliati da lei?
La guardò intensamente. In effetti anche fuori dal palcoscenico era difficile restarle indifferenti. Era bella con quella vestaglia color cipria e i capelli castani scomposti sulle spalle, ma sembrava inconsapevole di esserlo. Corrugò le sopracciglia al pensiero che i due ragazzi che avevano da poco lasciato la stanza l’avessero vista così. Ma non si rendeva conto di quanto era sconveniente riceverli in quello stato?
– Buonasera, chibi–chan! – Le disse sornione – noto un certo affollamento stasera in questo camerino.
– Scemo! – rispose la ragazza, fingendosi indispettita e tornando verso lo specchio per terminare finalmente di struccarsi.
Masumi osservava il morbido tessuto della vestaglia che le fasciava i fianchi armoniosi e, riflessa nello specchio, l’ampia scollatura bordata di pizzo che, incrociandosi sul davanti, lasciava intravedere maliziosamente l’incavo dei suoi seni mettendone in risalto la dolce rotondità. Sentì il desiderio nascere dentro di sé e avvolgerlo di quel fuoco che ormai ben conosceva.
La sua dolce e ingenua ragazzina! Non si rendeva conto dell’effetto che aveva sugli uomini! No, decisamente non era soddisfatto di aver condiviso quella visione coi suoi rivali, ben sapendo dove dovevano essersi rivolti i pensieri di entrambi.
Masumi si avvicinò da dietro e le poggiò le labbra sulla spalla.
– Buon anniversario, amore mio! – Le sussurrò appoggiando i fiori sul ripiano. – Avrei voluto portarti delle rose scarlatte, ma sarebbe stato troppo... sconveniente! –
Sorrise dolcemente. Lei si voltò e i suoi occhi risplendettero in quelli di lui un attimo prima che gli si gettasse tra la braccia: – Te lo sei ricordato!
Lui la strinse forte aspirando il dolce profumo che emanava dai suoi capelli.
– Non potrei mai scordare il giorno che ha cambiato la mia vita! – Le disse emozionato, poi si staccò quel tanto che bastava per prenderle il viso tra le mani e baciarla a lungo, con calore. Maya gli passò le mani dietro la nuca affondando le dita tra le morbide ciocche ribelli.
Quando si staccarono lui appoggiò la fronte contro quella di lei: – Ragazzina, che effetto mi fai? Possibile che io non possa darti un solo bacio senza perdere completamente la testa? Provo continuamente il desiderio di saltarti addosso! – Disse Masumi con voce roca.
Maya ridacchiò felice di quella esplicita, seppure non troppo romantica, dichiarazione. Le piaceva da morire avere quell’effetto su di lui. Gli strofinò provocante il seno contro la giacca: – Se ti basta solo questo... – sussurrò iniziando a slacciare il nodo della vestaglia. Masumi non ebbe bisogno di ulteriori inviti, chinò di nuovo la testa sulla sua catturandole le labbra in un bacio infuocato. Poi trascinandola con sé e senza smettere di baciarla, indietreggiò fino alla porta del camerino e, alla cieca, con una mano dietro la schiena la chiuse a chiave. Rassicurato da quel minimo di intimità che gli offriva quella porta chiusa, poté dedicare ogni attenzione al suo amore.
Ribaltò velocemente le loro posizioni e le fece appoggiare la schiena contro la porta. Con entrambe le mani fece scivolare la vestaglia dalla spalle della ragazza scoprendo con ammirato piacere che, al di sotto, lei non indossava la biancheria intima. Esplorò con le mani ogni centimetro il corpo di Maya, con metodiche e provocanti carezze, strappandole gemiti crescenti, mentre lei lo spogliava quasi freneticamente. Quasi gli strappò giacca e gilet e d’impeto gli aprì la camicia color cobalto, incurante del fatto che alcuni bottoni, evidentemente troppo tenaci per la pazienza della ragazza, saltassero via. Maya non sapeva più aspettare. Aveva già sprecato in un’inutile attesa tanti, troppi anni! Ora, come ogni volta che facevano l’amore, bramava di sentire sotto le sue dita la carne calda e liscia del corpo del suo uomo.
Quando alle mani Masumi sostituì le labbra, Maya fu sconvolta dalle sensazioni travolgenti che lui era capace di scatenare nel suo corpo. Gli conficcò le unghie nella schiena, ma Masumi non avvertì neanche il dolore, completamente assorbito dall’orgoglio di darle piacere; poi la sollevò contro di sé e lei gli intrecciò le gambe attorno alla vita. Entrò in lei dolcemente, quasi per prolungare il piacere di quell’attimo e, a quel contatto, entrambi sussultarono. Masumi iniziò a muoversi lentamente in una danza sensuale e Maya si strinse a lui cercando la bocca dell’uomo con la propria. A poco a poco i movimenti di Masumi aumentarono d’intensità, in un crescendo di passione, e, mentre lei gli rispondeva con tutta se stessa, raggiunsero insieme le vette del piacere.
Quando ridiscesero a terra, lui si accasciò sudato e sconvolto contro il corpo tremante di lei. Occhi negli occhi si parlarono attraverso quello scambio di sguardi più che se avessero pronunciato mille parole. Poi lui si staccò da lei e le carezzò amorevolmente il viso.
– Ti amo. Tu mi completi1. – Le bisbigliò contro l’orecchio.
- Anch’io ti amo, Masumi. – Rispose lei altrettanto piano, appoggiando, nel gesto consueto, la mano su quella di lui.
Mentre entrambi si rivestivano, Masumi raccolse da terra la giacca e infilò una mano nella tasca estraendone un astuccio piuttosto grande ricoperto di raso blu. Andò verso la giovane attrice che si stava finendo di abbottonare un abito lungo, a sirena di un bel rosso brillante.
– Non ti ho portato le rose scarlatte è vero, – ripeté lui in tono leggero – comunque, in compenso, ti ho portato una cosa... spero potrai accontentarti lo stesso... – continuò aprendo l’astuccio.
Maya restò senza fiato. Dentro, adagiato sulla seta bianca, c’era uno favoloso collier di rubini incastonati in oro bianco; ciascun rubino era circondato tutto intorno da diamanti tagliati a forma di goccia in modo da assomigliare ad un fiore2.
Maya non sapeva che dire. Non aveva mai visto un gioiello tanto splendido; né la sua fantasia si sarebbe mai spinta così avanti da sognare di poter possedere un giorno un gioiello qualsiasi.
– Oh, Masumi è davvero splendido! – disse sfiorandolo delicatamente con le dita, come se avesse paura di rovinarlo.
– Mai quanto la sua proprietaria! – Assicurò lui con voce carezzevole, mentre glielo allacciava al collo. Le strizzò l’occhio: – E poi si intona a meraviglia con quel vestito! Adesso prendi il soprabito che andiamo a cena.
Maya afferrò l’elegante cappotto – A cena fuori? Noi due da soli? Ma ci vedranno!
– Al diavolo tutto il resto – replicò lui aiutandola a indossarlo e poi spingendola dolcemente fuori della porta – voglio stare da solo con te!

continua...

1. Citazione dalla scena finale del film “Jerry Maguire”. La trovo la più bella dichiarazione d’amore che un uomo possa fare a una donna.
2. Altra citazione: mi sono ispirata alla scena di Pretty Woman in cui Richard Gere regala a Julia Roberts un girocollo simile che costa ben un quarto di milione di dollari! Che invidia!!
 
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Admirer
view post Posted on 13/12/2011, 17:10




Hot AND sweet.

Difficult to achieve that harmony, but you did it !
 
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view post Posted on 13/12/2011, 23:43
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Meravigliosi questi capitoli! Certo che l'arrivo di Satomi complica molto le cose! Ma ho il sospetto che manchi ancora qualcuno all'appello! Eh sì sto parlando prorpio di lei, della cozza!
L'ultimo capitolo postato è stato poi SUBLIME!
La gelosia di Masumi, la loro passione, la dichiarazione, il regalo... tutte cose meravigliose!
Bravissima
 
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clare30
view post Posted on 14/12/2011, 00:49




complimenti brava, mi hai fatto emozionare ...che patos....
diciamo che hai reso bene l'idea...questo masumi fa' Sangue come dico io!!! :ehi: :pollice:
 
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candy76
view post Posted on 16/1/2012, 10:04




Fimalmente sono riuscita a leggerli,capitoli stupendi!!!!!!
Ci mancava anche Satomi nonbastava yuu!!!!!
 
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tiziana15
view post Posted on 4/8/2015, 13:02




no non mi piace cosi voglio che si sposino cosi mi fanno stae male masumi che è sposato con shoriiiiii nooooooo
 
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view post Posted on 4/8/2015, 23:10
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Girellando da un forum all' altro ho trovato questa ff, ho iniziato la lettura e ne sono stata rapita. Bellissima storia, ma vedo che è interrotta da molto tempo. Spero la riprenderai.
Anch'io almeno una volta, con Shiori di mezzo, ho pensato che potesse andare a finire così tra Maya e Masumi; è una situazione assai verosimile, purtroppo...
Yuu nella tua storia mi piace, non lo fai apparire come il solito ragazzetto immaturo e geloso che si comporta male, letto tanto spesso altrove; è paziente, anche dolce e gentile e potrebbe convincere Maya per sfinimento, se Masumi non si decidesse a prendere il toro per le corna, e mi sento di condividere molti dei suoi pensieri circa la situazione che vive Maya, amante di un uomo sposato, una condizione poco felice; effettivamente per quanto una donna, pur se innamorata, può sopportare un ruolo del genere? Essere l'altra, la clandestina che vive delle briciole, dei ritagli di tempo?
Prima o poi, una persona si stanca.
Comunque con quanta passione e tenerezza li sai descrivere, e un Masumi così geloso fa venire i brividi, fantastico!! E ora pure Satomi... il nostro fascinoso presidente farebbe bene a preoccuparsi per davvero, secondo me.
Aggiorna presto, è un peccato lasciare questa storia incompiuta. Fra l'altro è scritta molto bene, il che è anche meglio.
 
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Demi17
view post Posted on 20/7/2017, 20:04




Un racconto diverso, ben scritto però!Spero di leggere il seguito....magari con tempi più brevi rispetto al format originale...rinnovo i miei complimenti
 
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44 replies since 14/11/2011, 20:41   6909 views
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