Sono abbastanza veloce? Laura cerchero di non Miuchizzarmi
Ragazze grazie a tutti per i commenti un grande bacio
adesso vi lascio alla lettura
CAPITOLO 4
La bellezza di una dea- Guardate, è tornato Sakurakoji ma Maya non è con lui.
- Sakurakoji, vedo che sei ritornato da solo!? Non sei riuscito a fermarla, vero?
- Signor Kuronuma?! Lei come faceva a sapere che sarebbe partita?
- Kitajima è fatta così, quando è in gioco una grande decisione deve stare da sola!
- Ho cercato di fermarla ma non c’è stato niente da fare.
- Dove pensi sia andata?
- Non ho idea! A questo punto devo dire di non essere bravo a capire i pensieri di Maya.
- Telefonerò alla signora Tsukikage. Forse andrà a chiederle aiuto. Prima però terminiamo le prove, i tuoi compagni aspettano da troppo tempo. Ragazzi, ascoltate! Purtroppo abbiamo perso la nostra Dea, Maya ha deciso di continuare le prove da sola per qualche tempo ma questo non è un problema, noi andremo avanti come al solito. Io leggerò la parte della Dea Scarlatta. E NON RIDETE‼
- Cosa!? Lei non farà nulla per farla tornare?
- Un attore cresce attraverso le sue esperienze. Auguriamoci solo che Maya torni con la sua Dea Scarlatta! “Forse dovrei sperare solo che torni!”
Come al solito, i ragazzi della compagnia del regista Kuronuma si riunirono nel solito bar per discutere delle prove e delle ramanzine del regista ma quella sera l’argomento principale era un altro: la partenza della loro compagna! Come avrebbero fatto a continuare le prove senza il personaggio principale? Maya, sarebbe tornata in tempo? Ormai mancavano solo cinque settimane alla rappresentazione dimostrativa. Erano le solite chiacchiere di sempre, non potevano sapere che quelle parole, il giorno seguente, sarebbero state su tutti i giornali.
***
- Ayumi! Anche stanotte hai dormito pochissimo! Stai sveglia sul balcone a fare chissà che cosa?!
- L’albero, tata. Faccio l’albero di susino! “Sono, un albero di susino!”
- L’albero di susino?! Che sciocchezza! Tu sei un essere umano e hai bisogno di dormire e mangiare a sufficienza. Io sono preoccupata per te, Ayumi! Prima o poi ti ammalerai ed io poi cosa dirò ai tuoi genitori?
- Tata, sei sempre la solita esagerata! Io sto bene e quando avrò ottenuto la parte della Dea Scarlatta starò ancora meglio. Si, c’è solo un ostacolo sulla mia strada, Maya Kitajima!
- Ah! A proposito di quella ragazza, hai letto il giornale stamattina?
- Tata, lo sai che quello che accade al di fuori di queste mura non m’interessa!
- Forse la notizia che riguarda Maya Kitajima?!
- D’accordo! Dammi il giornale. “Mentre Ayumi Himekawa si prepara fino allo strenuo delle forze, sottoponendosi, ogni giorno, ad un allenamento estenuante, la sua rivale, Maya Kitajima, l’altra contendente a “La Dea Scarlatta”, scompare. Fonti attendibili dichiarano che, proprio ieri, l’attrice ha lasciato la compagnia del regista Kuronuma per partire per una destinazione sconosciuta. Tutti i giornalisti sono alla ricerca della ragazza. Persino i suoi compagni sono preoccupati della possibilità che non riesca a tornare in tempo per la rappresentazione dimostrativa che avrà luogo il 10 Ottobre, al teatro Shuttle X.” Ma cosa le è saltato in mente? Tata, hai letto gli altri giornali? Ce n’era qualcuno che diceva dov’è andata?
- No, mi dispiace Ayumi, ma pare che nessuno sappia dov’è andata.
- Maya, che cosa stai facendo? Dove sei? Non dimenticarti che tu ed io siamo rivali! Devi tornare! Io voglio confrontarmi con te!
Driiin-Driiin
- Ayumi, è per te! E’ un certo signor Hamil.
- Tata, digli che non, aspetta! “Forse lui sa qualcosa, dopotutto pubblica le sue foto su molti giornali giapponesi.” Passamelo!
- Buongiorno signorina Himekawa, le sono grato di avermi concesso un po’ del suo tempo. Volevo chiederle una cortesia. Vorrebbe pranzare con me oggi, prima di recarsi alle prove? Vorrei farle vedere le foto che le ho scattato nella valle dei susini. Si ricorda la sua promessa?!
- Va bene signor Hamil. Vediamoci alle undici davanti al teatro della compagnia Ondine.
***
- Pronto! Signora Tsukikage. Sono Rei, l’ho chiamata per sapere se sa qualcosa riguardo a Maya. Vede signora, Maya ieri ha lasciato le prove ed è andata via. Non sappiamo dov’è. Io pensavo che potesse essere venuta da lei perché aveva dei problemi con l’interpretazione del suo ruolo.
- Hai ragione Rei, Maya ieri pomeriggio mi ha telefonato per chiedermi il permesso di venire da me ma io gliel’ho negato categoricamente‼
- Quindi, nemmeno lei sa dove posso trovare Maya?
- Non vi dovete preoccupare. Maya non rinuncerebbe mai ad interpretare la Dea Scarlatta! “Tornerà in tempo, e si mostrerà in tutto il suo splendore! Ne sono certa!”
Ormai tutti erano a conoscenza della scomparsa di Maya. Ayumi, Sakurakoji, Kuronuma, Rei e persino l’uomo ombra di Masumi, tutti si ponevano una sola domanda. Dov’era?
- Buongiorno signorina Mizuki. Sono venuto a parlare con il presidente. Avevo un appuntamento.
- Il signor Hayami si è sposato ed è in viaggio di nozze.
- Si, ho letto la notizia sui giornali. Vede, sto cercando di mettermi in contatto con lui al suo numero personale ma non mi risponde!
- Numero personale? Sono io che gestisco gli appuntamenti del presidente e non so nulla di questo suo appuntamento. Mi dica, chi è lei veramente?
Hijiri sapeva bene che, in quanto uomo ombra, non avrebbe dovuto rivelare la sua identità ad una semplice segretaria ma quella era una situazione atipica, Maya era scomparsa e lui non riusciva a contattare Masumi. Per una volta doveva fidarsi!
- Mi chiamo Hijiri. Vede, io gestisco degli affari personali…
- L’ammiratore delle rose scarlatte!
- Lei come fa a sapere?
- Lei sottovaluta il fatto che io sono la persona più vicina al signor Masumi!
- Maya Kitajima è scomparsa ed io vorrei sapere come comportarmi. Devo parlare con il signor Masumi al più presto!
- Il presidente, tre giorni fa, ha avuto un incidente automobilistico ed è ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Signor Hijiri, noi dobbiamo fare qualcosa. Il signor Eisuke sta cercando di prendere il controllo della vita del figlio.
- Cosa vuol dire?
- Ha fatto scrivere sui giornali che il figlio si è sposato ma non è vero e poi, mi ha chiesto di mandare delle rose scarlatte alla signorina Kitajima.
- Le rose? Ma lui come fa a saperlo?
- Quell’uomo ha molte spie. Io ho fatto come mi è stato chiesto ma non voglio che rovini la cosa che più sta a cuore al signor Masumi!
- Bene signorina Mizuki, lei si occupi dell’ammiratore delle rose scarlatte mentre io avrò cura di ritrovare Maya Kitajima. “Signor Masumi, le prometto che la troverò, e che mi prenderò cura di quella ragazza proprio come avrebbe fatto lei. Le prometto che non abbandonerò neanche il suo progetto segreto!”
***
- Signor Hamil, la ringrazio per l’invito ma non pensavo che avremmo pranzato in un luogo così elegante, altrimenti mi sarei vestita meglio.
- Lei non ha problemi mademoiselle Ayumi. E’ sempre bella!
- Se non sbaglio mi aveva promesso delle foto?
- Voglio dirle subito che non sono le solite foto che la gente si aspetta da me.
- Ma, sono bellissime‼
Ayumi Himekawa aveva ogni motivo per guardare con meraviglia quelle foto. Nessuno l’aveva mai apprezzata per quel sudore che versava nel preparare ogni sua esibizione ma, finalmente, quelle immagini erano un tributo alla sua fatica e alla sua vera bellezza.
- Allora non è delusa? Avevo paura di essere stato irriverente.
- No! Anzi. Apprezzo molto il fatto che lei abbia preso sul serio la mia sfida, mi dispiace solo che non riuscirà a vendere le sue foto. (sorride)
- Questo non è vero! Sono certo che non solo sarebbero state richiestissime, ma molti giornali le avrebbero pagate molto bene. Lei effonde una bellezza quasi divina anche quando è madida di sudore. In ogni caso, non avevo intenzione di venderle! Queste, appartengono a lei e a lei soltanto!
- La ringrazio, le accetto di tutto cuore! Adesso mi sento in colpa.
- Perché?
- Devo confessarle che ho accettato di uscire con lei solo perché pensavo che potesse avere qualche notizia in più sulla scomparsa di Maya Kitajima.
- Purtroppo devo deluderla. Però so per certo che i giornali non hanno idea di dove si trovi, anzi, quello per il quale lavoro adesso, ha promesso una ricompensa in denaro per far parlare quelli che sanno qualcosa.
- Chissà cosa starà architettando? Quella ragazza mi fa paura!
- Devo dirle che io non capisco il motivo di tutta questa sua preoccupazione. Se non sbaglio, durante le prove che si sono tenute nel paese della Dea Scarlatta, la signora Tsukikage l’à apprezzata molto.
- Si, la signora mi ha elogiato molto ma delle mie esibizioni ha apprezzato solo la perfezione invece sono quelle di Maya che l’hanno sorpresa ed emozionata. Lei afferra il cuore dei personaggi come se fosse musica nell’etere. Allunga le sue esili braccia e afferra a piene mani la sua maschera di vetro. Io, invece, vago cieca. Annaspo nell’aria, cercando, provando, tentando, fino allo sfinimento.
- Ho saputo della speciale preparazione che ha intrapreso.
- Parla del tappeto elastico?
- Si! Non le sembra che il suo corpo stia somigliando sempre più a quello di un’atleta e non a quello di una dea?! Forse lei si sta soffermando troppo sulla forma!
- Cosa ne può capire lei! La Dea Scarlatta è uno spirito e gli spiriti non hanno gambe! Fluttuano nell’aria come foglie al vento.
- Non volevo offenderla! E’ solo che… Vede Ayumi, lei cerca la perfezione nella forma. Certo la bellezza e l’eleganza sono aspetti fondamentali per recitare questo personaggio, e lei possiede già la bellezza di una dea ma io credo che si stia dimenticando di Akoya e del suo cuore di donna!
Chi era quest’uomo che si permetteva di giudicare la sua preparazione? Ayumi aveva pianto tanto prima di raggiungere quella piccola certezza.
¨Questo mio corpo è fatto per esprimerne l’immagine!¨. Si, Maya non avrebbe mai potuto eguagliare la bellezza eterea della sua Dea Scarlatta ma adesso qualcuno cercava di incrinare le sue certezze. No, non poteva accettarlo!
- Mi scusi signor Hamil, adesso devo andare. Mi aspettano alle prove!
- “Mademoiselle Ayumi!” Io non volevo offenderla. Penso solo che senza cuore la sua esibizione non sarà completa.
- Bene! Lei ha detto la sua opinione. Il dieci Ottobre saranno i fatti a parlare!
Dietro la parvenza di perfezione e sicurezza che Ayumi Himekawa mostrava agli altri, si nascondevano milioni di incertezze che riaffioravano ogni qualvolta un suo difetto le veniva fatto notare con crudele schiettezza. La ragazza ripensò a quelle parole, tutto il giorno. Era consapevole di non aver mai conosciuto il vero amore e tanto meno un amore tormentato quanto quello di Akoya e Isshin. Come poteva esprimere ciò che non conosceva? Una cosa era certa, sapeva controllare alla perfezione questo suo corpo e doveva sfruttare al meglio l’arma che teneva stretta fra le mani. Continuò a provare, ore su ore, fino allo sfinimento.
- “Perfetta, devo essere perfetta!” Aaaaaaah!!!!!!
- Oh mio Dio, è caduta!
- C’è del sangue! Il viso, si è ferita al viso!
- Presto chiamata un’ambulanza!