| come promesso ecco il capitolo di questa settimana,
grazie annina, savira e tenshina
buona lettura
CAPITOLO PRIMO
La primavera era finalmente alle porte, il sole del mattino riscaldava finalmente le cime delle montagne. Tutto richiamava al risveglio della natura . La fanciulla sciolse i lunghi capelli e si specchiò nella cristallina superficie di un lago. La sue merevigliosa bellezza era una gioia per gli occhi: i capelli d'ebano, lunghi le coprivano le rosee spalle come un serico mantello. Un incarnato d'alabastro contrastava magnificamente con qyella splendida chioma, gli occhi scuri, grandi e penetranti avevano una luce particolare,mentre le rosee labbra si piegavano in un dolce sorriso. Il cuore della fanciulla traboccava di amore di felicità, un vivo rossore le imporporò le guance. - sono la prescelta tra tutte le donne.- si disse, - potevo mai aspirare a tanto ?- sollevò la mano per accarezzare il ventre arrotondato dalla gravidanza oramai quasi conclusa. Un figlio, un figlio che avrebbe cambiato il destino del mondo. Ricordò le notti in cui stretta tra la braccia dell'amato, sognava il loro futuro insieme. Gli uomini mortali ambivano all'amore e all'immortalità, ma per chi, per volere del fato, aveva origine divina, era tutto diverso. - Dimmi il tuo nome.- aveva sussurrato una sera all'orecchio dell'amante. - sarebbe bene per te ignorare il mio nome.- aveva risposto lui con voce pacata. L'aveva vista durante una battuta di caccia e l'aveva amata all'istante, l'aveva seguita, chiedendole il suo nome, avevano parlato di tante cose, quanti bei momenti trascorsi insieme fino a quella notte....in riva ala lago, la luna silenziosa era stata testimone del loro amore. - ti prego, mio signore.- aveva insistito lei, - dimmi il tuo nome.- Lui le aveva accarezzato il viso, - ti amo troppo per confessartelo, il mio nome scatenerebbe l'ira degli dei.- - nessun dio potrà mai cancellare il mio amore per te, mio signore.- aveva insistito la fanciulla stringendosi al corpo possente di colui che considerava il suo sposo. - e sia.- acconsentì, - io sono colui dalla cui mano scende la folgore e che regna sovrano su tutto l'olimpo.- La fanciulla aveva tremato, quell'uomo così bello e possente altri non era che il divino Zeus, padre di tutti gli dei e ssignore del cielo. - Fanciulla, - aveva continuato il re dell'olimpo con un dolce sorriso, - sappi che ti ho amato dal primo momento che ti ho vista.- le accarezzò una guancia, - chiedimi tutto ciò che vuoi e lo avrai.- Kalea gli aveva preso una mano, - mio signore, - aveva detto, - voglio vivere coin te, non chiedo altro.- - e sia.- concsse il divino amante, - già porti in grembo mio figlio. Quando nascerà tu verrai con me e sarai la nuova regina dell'olimpo e del mondo intero.- Kalea sapeva che Era, la gelosa sposa di Zeus non avrebbe mai lasciato il posto alla rivale, ma lui lesse i pensieri della fanciulla, - non temere.- le disse, - il tempo di Era è concluso.-
- sarò la regina di tutti gli dei.- disse la fanciulla, guardandosi attorno, il suo amato, l'aveva nascosta in quel meraviglioso paese, la terra del Sol levante, dove Amaterasu regnava pacifica divina sovrana. - credevi di poter sottrarti alla mia ira ?- Quella voce rabbiosa fece voltare Kalea, uno sguardo di terrore le alterava i lineamenti. Era , regina suprema di tutti gli dei le stava di fronte. - sai cosa aspetta a chi si mette contro di me ?- urlò la dea furiosa. Kalea indietreggiò. - tu e tuo figlio paghereta caro il vostro affronto .- Kalea cadde in ginocchio, - mia signora.- urlò, - prendi me.....so di averti molto offeso...ma prendi me...salva mio figlio....ti prego....- Il cuore della dea si indurì ancora di più, - mai!- urlò afferrando la fanciulla, - tuo figliosarà la prova vivente del tradimento un continuo affronto .- - fermati, regina.- La dea si volse, un giovane di bell'aspetto dai sandali alati si inchinò al suo cospetto. - hermes cosa...- il dio messsaggero si volse verso Kalea, - nel suo grembo c'è la creatura prescelta dal fato, mia signora.- La regina dell'olimpo si adombrò, sapeva che il fato governava anche gli dei a lui tutti dovevano sottomettersi. - quella creatura sarà il mezzo del fato per compiere il destino di una nazione.- Era sospirò, - lascerò che tuo figlio viva, o misera, ma tu pagherai con la vita.....- sollevò un candido braccio, - che il tuo grembo rimanga umano, vita umana generasti, vita umana porterai alla luce, ma braccia di madre non avrai, ne con seno amorevole lo allatterai, di scarlatto saranno le tue chiome, scura corteccia coprirà le tue membra, il pellegrino alla tua ombra si riposerà e del frutto scarlatto si nutrirà......." Kalea chiuse gli occhi, - che il fato si compia..- sussurrò mentre le sue belle membra assumevano le sembianze di un rigoglioso susino , di umano solo la creatura nel suo grembo che cresceva ignara del destino che l'attendeva.
- Principessa volete fermarvi !- - e perchè nutrice?- chiese una voce gioiosa, - è così bello stare quì.- - vostro padre si arrabbierà con me.- si lamentò la nutrice, rassettando la tunica della giovane, - non vuole che corriate nei boschi.- La fanciulla sorrise e scosse i lunghi capelli castani, - nessuno lo saprà.-sorrrise, - e poi io sono......- - sei la principessa più turbolenta e adorabile del mondo.- concluse una oce maschile alle loro spalle. Un giovane alto , dai capelli biondi e dai bellissimi lineamemnti si fece avanti. La fanciulla si illuminò in viso. - Maya non cambierai mai.- sorrise il giovane divertito. La fanciulla gli corse tra le braccia e lo abbracciò, - sono così felice di rivederti...- sussurrò felice con gli occhi che traboccavano di gioia, - non immagini quanto mi sei mancato, Masumi.....fratello mio.-
CONTINUA......
Edited by choppygiu81 - 30/9/2011, 20:13
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