Murasaki no Bara no Yume  - Glass no Kamen  * Il Grande Sogno di Maya * Anime, Manga, Drama, World e Fanwork

Gli amanti

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view post Posted on 14/11/2011, 20:41
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Piccola premessa: questo è una sorta di "E se..."
E se Masumi non avesse trovato il coraggio di rompere con Shiori? Me lo sono chiesta e così mi è venuta l'idea della storia. In questa ff quindi Masumi non è proprio il cavaliere senza macchia che siamo abituate a considerare e Maya è una donna che in caso di estrema necessità ha messo da parte la sua assoluta sincerità... se questo vi disturberà me ne scuso in anticipo, ma volevo analizzare questo aspetto della questione e dei caratteri umani.
Buona lettura e mi raccomanto sotto con critiche e commenti!!!


Gli amanti


Capitolo 1

Mon amour
mon doux, mon tendre, mon merveilleux amour
de l'aube claire jusqu'à la fin du jour
je t'aime encore, tu sais, je t'ame.
(La Chanson Des Vieux Amants, J. Brel)



-"È crudele continuare così!" Masumi le dava le spalle mentre si infilava stancamente la camicia.
-"Non importa". Rispose laconica lei.
Seduta, con la schiena poggiata alla testata del letto, fissava le sue mani abbandonate in grembo, come prive di forza, mentre lottava per ricacciare in gola le lacrime che minacciano di traboccarle dagli occhi. Era così ogni volta, ma l’aveva voluto lei.
Masumi la fissava pensieroso attraverso lo specchio mentre si allacciava la cravatta. Indovinava il corso dei pensieri delle ragazza ed emise un sospiro amaro. Era la loro tortura, il loro inferno. Ma era una tortura troppo dolce per potervi rinunciare. Era il loro personale inferno, al quale si autocondannavano con gioia perversa. Del resto il peccato si sconta, o no? E lei era il suo peccato e lui quello di lei.... E per pagare il fio delle loro colpe si torturavano in quel letto, giorno dopo giorno, con determinazione feroce. Si prendevano con foga, quasi strappandosi i vestiti di dosso, dominati da un’ansia d’amore inestinguibile, con pervicace ostinazione. Oppure si univano lentamente, dolcemente sfinendosi di baci e carezze, cercando attraverso il contatto dei corpi quello delle anime. Esistevano solo loro due quando erano lì. E loro due esistevano solo quando erano lì. Per il resto del tempo si limitavano a mostrare una parvenza di vita... mangiare, ridere, parlare, tossire, lavorare, dormire... tutto fatto meccanicamente, tutto impersonalmente. Senz’anima. E come poteva essere altrimenti se le loro anime vivevano prigioniere, incatenate in quella stanza?
-"È crudele continuare così!" Ripeté ancora una volta, ma più piano, come se parlasse a se stesso.
Gli occhi azzurri catturarono quelli blu di lei attraverso la fredda lastra dello specchio. Parlavano d’amore e di disperazione quegli occhi solitamente gelidi. Non potevano rinunciare, ma neppure cambiare le cose. Erano come barche in secca, attendevano con timore una corrente che li portasse via, ma non osavano metter mano ai remi. Anzi, i remi li avevano gettati tanto tempo prima, per impedirsi di cambiare idea.
Distogliendo a fatica lo sguardo dall’uomo che tanto amava, Maya lo volse intorno a sé, per la stanza. Era elegante e ben arredata, ma nello stesso tempo intima e rilassante. Era l’appartamento che lui aveva preso per lei, per i loro incontri segreti.
-"Sei diventata la sua mantenuta!" Le aveva soffiato sul viso il suo disprezzo Sakurakoji, quando l’aveva scoperto. In un certo senso era così. Ma non le importava quale opinione avesse di lei. Non le importava nulla eccetto vivere quell’amore. Anche al prezzo del disprezzo degli altri. Rei aveva scosso la testa, ma non aveva fatto commenti quando le aveva raccontato. Solo le aveva raccomandato di avere cura di sé.
Masumi si avvicinò e le pose delicatamente una mano sulla guancia. C’era tutto di lui in quella carezza lieve e triste. Lei coprì la grande mano calda con la sua tanto più piccola e fredda. Lui gliela prese e la rovesciò baciandole il palmo. Lei gli si aggrappò al collo, nascondendo il viso nell’incavo e lui la strinse a sé con forza. La baciò piano. Poi si strappò con fatica un sorriso.
-"Ti chiamo più tardi", le disse sulle labbra e uscì.

continua...

Edited by Bebaluna - 27/11/2011, 16:25
 
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monnalisa77e
view post Posted on 14/11/2011, 20:53




wow ......hai perfettamente ragione, la paura delle conseguenze delle nostre azioni a volte ci portano a scegliere diversamente dalle ragioni del cuore....e così facciamo emergere un lato diverso oserei dire..... oscuro. ma sappi che per ognuno c'è sempre la possibilità del riscatto.
attendo di leggere la continuazione buon lavoro.
grazie :inchino: :inchino:
 
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view post Posted on 15/11/2011, 00:59
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Beh è un aspetto interessante da vagliare. Scritto in modo stupefacente, come tua abitudine. Promette molto bene questa storia, ovviamente io auspico un lieto fine!
Non vedo l'ora di leggere il prosieguo!
 
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albalau
view post Posted on 15/11/2011, 18:39




come inizio è molto interessante, anche perché mi sembra molto particolare il punto di vista dal quale nasce questa storia.
vediamo che accadrà in seguito....
come sempre sono splendidi i tuoi scritti!
ancora tanti complimenti!!!!!!!!!!!!
 
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view post Posted on 15/11/2011, 20:24
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Grazie a tutte siete troppo carine!!! :sbrill: :sbrill:
A dire la verità non ho ancora deciso come proseguire la storia, visto che quello che avevo pensato non mi convince più! :rage:
Sono un po' in panne!!! :nono:
 
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clare30
view post Posted on 15/11/2011, 21:33




oddio ...devo dire un po' insolita ma intrigante ...vediamo vediamo
 
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candy76
view post Posted on 19/11/2011, 15:37




Bebaluna come inizio non ne male, è intrigante!! sono curiosa di leggere il seguito.


Complimenti!! :masumaya:
 
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Admirer
view post Posted on 22/11/2011, 22:52




I know, I can't speak Italian !
But I used to understand it partly, and by the way, French and Italian are not so different one from the other... And this one was short enough not to make me step bacwkward thinking pffouuuuh, too hard...

SO I READ IT ! :pucci:
So proud of myself, yeah ... ^^

I love the very realistic path they seem to have followed since the "and if..." hypothesis of the beginning. A very sad and bitter path, with everyday sorrow to be balanced by only a few hours of joy from time to time... Even if it was the end, I would love it. Hollywoodian slimy happy ends always make me sick, so this sweet-and-sour one would be very good to me. And because it's not the end, I like it even more ! :D
Beautiful !

Now... more !
... please. Okay, I forgot the please.
Can I have more, then ? :D
 
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view post Posted on 24/11/2011, 15:25
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Grazie, Admirer!!!! Che bellissimo complimento!!!!
in questo momento sono un po' ferma con questa ff, ma spero di riprenderla presto.....
Grazie davvero!!

 
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Admirer
view post Posted on 24/11/2011, 22:51




Take your time and don't strain yourself of course ! :)
Ink never flows well under pressure. It makes horrible blots everywhere :sweat:

It was just a way to express the fact that I really enjoyed it ;)
And I can understand that such stories are not easy to write. Whatever you can imagine after that, there will necessary be pain for someone somehow... Even if you choose statu quo.
 
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view post Posted on 27/11/2011, 16:27
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Capitolo 2

Hanno storie d'amore
con un passaporto falso,
devono scegliere sempre chi tradire e chi no.
Come sfollati si muovono,
terremotati della vita,
un giro di valzer in salita.
Gli amanti, gli amanti, gli amanti
Hanno amori precari,
fanno progetti e fan finta di crederci.
(Gli amanti, O. Vanoni)


Mizuki guardò Masumi entrare nel suo ufficio e chiudersi la porta alle spalle. Aveva ancora gli abiti della sera precedente e la barba non rasata. I capelli leggermente spettinati mal si accordavano con la cravatta perfettamente annodata.
Scosse la testa. Non era rientrato a casa neppure quella sera. Chissà quale scusa aveva inventato questa volta.
Una riunione straordinaria, un contratto complicato, carte da studiare per l’indomani, uno spettacolo importante... Ormai le conosceva tutte le sue scuse, perché buona parte di quelle ridicole bugie le aveva riferite lei stessa, la solerte segretaria del Presidente, a Shiori.
Era seccata con lui. Nemmeno si scomodava a raccontar balle a sua moglie personalmente! Tanto, ancora una volta, Shiori gli avrebbe creduto. Quella donna doveva essere molto stupida per credergli, dato che sapeva con certezza chi egli amasse realmente! O forse era solo molto puerile e ‘voleva’ credergli per poter continuare a giocare alla coppia perfetta, in cui lui era un marito devoto, soltanto molto preso dal suo lavoro. E se invece fosse stata disposta a sopportare tutto questo per amore?
Qualunque fosse l’ipotesi giusta, almeno questa non era una sua preoccupazione. Ne aveva già fin troppe con quei due!
Con un sospiro di rassegnazione bussò ed entrò nell’ufficio del Presidente. Sentiva il rumore del rasoio elettrico provenire dal bagno. Come era sua abitudine andò diretta al punto:
- Dovrebbe fare più attenzione, signor Masumi.
L’uomo si affacciò dalla porta del bagno quel tanto che gli consentiva la lunghezza del filo del rasoio. La squadrò con freddezza, poi riprese a radersi.
- Non sono affari suoi, mi sembra!- Disse scontroso.
- Se continua così, diventeranno affari di tutti. Quando una foto di voi due insieme farà il giro di tutti i giornali scandalistici!
- Non credo sia possibile. – L’uomo fece spallucce. - Li controlliamo quasi tutti e a quei pochi che non sono sul libro paga della Daito basterebbe un piccolo “incentivo” per renderli più che disposti a tacere! Sinceramente non vedo il motivo per cui lei debba preoccuparsi tanto!
- Perché siete imprudenti! - Replicò Mizuki severa. - Tutti e due. Lei soprattutto, signor Masumi. Dovrebbe smetterla di guardarla in quel modo in pubblico!
- Quale modo?- Masumi ostentava indifferenza continuando nell’operazione di rasatura, ma, colto in fallo, era arrossito.
Mizuki alzò gli occhi al cielo esasperata dall’atteggiamento ottuso del suo capo. Si sforzava di riportarlo alla ragione, ma dentro di sé provava una grande tenerezza per quell’uomo grande e grosso, ingenuo come un ragazzino al suo primo amore. Dov’era finito il cinico calcolatore che non mostrava mai le sue vere intenzioni?
Quando erano nella stessa stanza i suoi occhi erano inchiodati alla figura esile della ragazza. La scrutavano, la inseguivano. Brucianti di passione o di gelosia.
Come poteva pensare che gli altri non se ne accorgessero?
- Come se al mondo non esistesse altri che LEI! - Sbottò la donna, calcando la voce sull’ultima parola.¬Soprattutto ieri sera!! Ha esagerato davvero!
Masumi era arrossito più violentemente.
Era vero, dannazione, la sera precedente si era comportato in modo troppo scoperto!
Lo sapeva bene, ma sentirselo dire dalla sua efficientissima segretaria, mentre lo sgridava come un ragazzino, gli era insopportabile.
- Sta passando il limite, Mizuki! Non la pago perché mi faccia da grillo parlante! - Sbraitò lui.
- Ci rinuncio, signor Masumi! Faccia quello che vuole. Le ho lasciato l’elenco degli impegni di oggi sulla scrivania... e per carità si cambi d’abito, prima che tutti i suoi dipendenti si accorgano che ha dormito di nuovo fuori casa!- Dicendo questo spinse la porta e lasciò la stanza.
Masumi si passava e ripassava il rasoio sulle guance meditabondo.
Mizuki aveva senz’altro ragione. Davanti a lei aveva minimizzato, ma dentro di sé non era così certo di riuscire a soffocare lo scandalo se li avessero scoperti. I giornalisti ci sarebbero andati a nozze!
La prima attrice e il produttore. Detto così suonava di uno squallore indecente.
Che ne sapevano loro del loro amore? Della sofferenza di reprimere la propria passione, di affogare la gelosia in un bicchiere, di ingoiare il dolore in silenzio giorno dopo giorno, anno dopo anno?
Non conoscevano quanto le loro incomprensioni li avessero torturati, quanto male si fossero inflitti reciprocamente! Non capivano il suo senso di impotenza nel guardarla sbocciare da lontano restando un’ombra immateriale alle sue spalle, senza poter impedire che un altro uomo si avvicinasse a lei. Non comprendevano la sua incredulità e la sua immensa gioia, quando lei gli aveva rivelato di amarlo, nonostante lui fosse l’essere spregevole che era!
Ma ora lei lo amava!! E lo strazio di quei giorni si era trasformato dapprima in una sfolgorante felicità, che aveva fatto terra bruciata di tutto il resto, poi, lentamente, nel dolore dolceamaro di amarsi di nascosto ed infine era divenuto di nuovo tormento. Quello di vivere separati, di ricorrere a bugie e sotterfugi per proteggere il loro amore.
Da un po’ di tempo, poi, era diventato sempre più difficile nascondere i propri sentimenti per Maya quando erano in pubblico. Solitamente evitavano di stare vicini e si rivolgevano solo qualche parola di circostanza, come ci si sarebbe aspettato tra due persone che hanno solo rapporti di lavoro, ma adesso un’irragionevole bramosia di stringerla e baciarla lo possedeva incessantemente. Avrebbe voluto reclamare quella donna per sé ogni volta che uno sguardo maschile indugiava su di lei.
Paradossalmente erano più intimi quando ancora credeva che lei lo detestasse!
Ma allora nessuno faceva caso a quella ragazzina un po’ scorbutica che litigava sovente col presidente della Daito Art Production, urlandogli contro coloriti insulti.
Adesso era diverso. Lui era un uomo sposato e Maya era l’interprete della Dea Scarlatta, la proprietaria dei diritti dello spettacolo più acclamato della storia del teatro giapponese.
L’attrice eccezionale che aveva sconfitto la geniale Ayumi Himekawa.
L’attrice di punta della Daito Art, cui Maya aveva ceduto i diritti di rappresentazione.
Per riconoscenza, per amore di lui. Per poter avere una scusa ufficiale per stare vicino a lui.
Ogni sera il teatro traboccava di spettatori, le repliche avevano il tutto esaurito per i mesi a venire. E lei era diventata splendida. Adesso non poteva passare inosservata agli occhi di nessuno. Lo dimostravano le enormi quantità di fiori e regali che riceveva ogni sera da uomini di tutte le età.
Ed il più intraprendente dei suoi corteggiatori era proprio il suo compagno di lavoro, Sakurakoji. Non si era fatto smontare neppure quando lei gli aveva sbattuto in faccia la sua relazione con Masumi, anzi, dopo quella rivelazione era divenuto ancor più solerte ed appassionato.
Maya lo respingeva con gentile fermezza, perché gli era affezionata e non voleva ferirlo, ma Masumi faticava non poco trattenere le sue reazioni. Come la sera precedente.

continua...

Edited by Bebaluna - 28/11/2011, 15:45
 
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albalau
view post Posted on 27/11/2011, 16:54




maròò che situazione!!!!!!!
ora curiosa, curiosa di sapere che cosa è successo la sera in questione!!!!!!
bello e intrigante!
 
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view post Posted on 27/11/2011, 17:02
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cramen

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Che curiositá ...che ė successo la sera prima..?........adesso ci tieni sulle spine per quanto tempo? Voglio saperlooooooo

Edited by cramen - 27/11/2011, 19:05
 
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view post Posted on 27/11/2011, 17:12
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Care ragazze, un po' di suspance ci vuole! :fufu: O no?
 
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albalau
view post Posted on 27/11/2011, 17:27




Nooo!!!!!!!!!
va be io sono peggio a volte, meglio che sto zitta......
hai ragione ci vuole eccome!!!!!!!!
 
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44 replies since 14/11/2011, 20:41   6909 views
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